Agenti uccisi, l'omicida trasferito dal Coroneo al carcere di Verona

Durante la sua permanenza dietro le sbarre si è reso protagonista di episodi di violenza e danneggiamenti. La decisione di trasferirlo è stata presa perché la casa circondariale scaligera è in grado di garantire un'adeguata gestione del detenuto anche sotto il profilo dell'assistenza psichiatrica
TRIESTE. Alejandro Augusto Stephan Meran, il 29enne che il 4 ottobre ha ucciso in Questura gli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, dalla tarda mattinata di oggi (giovedì 12 dicembre) non è più detenuto nel carcere del Coroneo. Il giovane dominicano è stato infatti trasferito nel carcere di Montorio a Verona, struttura che è stata ritenuta adeguata a sorvegliare un soggetto rivelatosi così difficile da “gestire”.
 
Decisione condivisa dalla Procura: il trasferimento è stato ritenuto necessario affinchè Stephan Meran possa ricevere un trattamento specifico sotto il profilo psichiatrico. Il carcere di Verona è, appunto, uno dei pochi in Italia in grado di garantire assistenza e osservazione adeguate sotto il profilo sanitario-psichiatrico, oltre alla sorveglianza convenzionale. 
 
Preoccupanti gli episodi che lo hanno visto protagonista durante la sua permanenza dietro le sbarre a Coroneo: comportamenti di estrema violenza e danneggiamenti aggravati. Stephan Meran è apparso incapace di controllare i suoi raptus di violenza. Ha distrutto un tavolo e il televisore nella sua cella, minacciando poi gli agenti della Penitenziaria. Pochi giorni dopo ha di nuovo dato in escandescenze: gli agenti erano dovuti intervenire con l’ausilio di mezzi di protezione e l’omicida aveva cercato di aggredirli impugnando un manico di scopa.

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