Agenti Generali: a rischio gioiello del Paese

Dura presa di posizione contro l’ipotesi di acquisizione di Intesa SanPaolo: no allo spezzatino a vantaggio di big stranieri
Lasorte Trieste 28/04/16 - Stazione Marittima, Assemblea Assicurazioni Generali, da sin. Galateri, Donnet,
Lasorte Trieste 28/04/16 - Stazione Marittima, Assemblea Assicurazioni Generali, da sin. Galateri, Donnet,

MILANO. In attesa di scoprire le carte, la battaglia per la conquista di Generali si gioca (anche) sul piano mediatico.

Grandi soci di Generali a consulto
Il palazzo delle Generali

Ieri il Gruppo agenti Generali ha inviato una missiva al presidente del Leone, Gabriele Galateri di Genola, e all'amministratore delegato Philippe Donnet, esprimendo preoccupazione per il progetto di integrazione al quale lavorando Intesa Sanpaolo.

«Noi agenti professionisti, quelli veri, faremo di tutto per continuare a essere protagonisti della nostra Generali e ci opponiamo con tutte le nostre forze alla distruzione di un'azienda italiana che è stata per anni il gioiello di questo Paese e che ha assicurato e protetto milioni di famiglie e aziende», si legge nella missiva firmata dal presidente dell'associazione, Vincenzo Cirasola.

«Se la nostra Generali non esisterà più, ci sarà un serio rischio di fuga di noi agenti, insieme ai nostri milioni di clienti, verso altre compagnie». A stretto giro di posta è arrivata la replica di Ca' de Sass, secondo cui i progetti di Intesa Sanpaolo riguardanti il gruppo Generali hanno come riferimento la valorizzazione del ruolo degli agenti nella nuova combinazione.

Dall'istituto di credito fanno anche sapere di avere come tratto fondamentale della propria identità la tutela dell'occupazione e lo sviluppo professionale dei propri dipendenti. Insomma, il piano per acquisire il Leone ancora non c'è, ma le rassicurazioni sull'impegno sì.

Assalto alle Generali: il governo nella partita a difesa dell'italianità
La bandiera di Generali sulla sede triestina

Non solo. Nella replica di Intesa si aggiunge un ulteriore elemento: in riferimento alla presenza internazionale del gruppo Generali, si fa notare che lo stesso piano di impresa della compagnia del Leone, presentato nello scorso novembre, prevede una significativa riduzione della dimensione internazionale del gruppo.

Rileggendo quel documento, tuttavia, il riferimento fatto da Donnet era alla possibile uscita da da 13-15 mercati esteri giudicati “poco profittevoli” ma confermando una presenza geografica «globale e diversificata» concentrata sui mercati core.

Generali in difesa compra il 3% di Intesa

Stando ai rumors di mercato, l'offerta di Intesa porterebbe a mettere sul mercato (per ragioni antitrust) un gioiellino come Alleanza, che da sola vale circa un quinto di tutto il gruppo triestino. Oltre alla possibilità che venga ceduta anche una controllata estera, forse Generali Francia, Paese nel quale il Leone ha un peso di assoluto rilievo.

Negli ultimi giorni si sono susseguiti i report degli analisti che hanno messo in luce i rischi connessi all'integrazione tra la prima banca e la prima compagnia assicurativa del Paese, anche alla luce dei matrimoni fallimentari degli ultimi anni sul fronte della bancassurance.

A questo si riferisce anche la lettera degli agenti del Leone, quando sottolineano: «Siamo consapevoli- che l’interesse principale di Intesa è di salvare l'italianità del risparmio gestito, ma chi salverà l'italianità delle assicurazioni?».

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