Afghanistan, la triste storia di Sahba e Aseman: “Hanno ucciso il mio cane perché sono donna”

Sahba Barakzai piange il suo Aseman. Il suo cane Husky di sette mesi è stato ucciso la settimana scorsa appena fuori Herat, nell’Afghanistan occidentale. Di fronti ai suoi occhi e quelli della sua famiglia. Durante una passeggiata nei boschi, come erano soliti fare ogni week-end. Un momento di relax trasformatosi in una tragedia quando un gruppo di persone è spuntato dagli alberi e uno di loro ha sparato un colpo al petto del cane. Sahba ha implorato di risparmiarlo. Ma in risposta sono stati sparati altri quattro colpi d’arma da fuoco.

Lei lo ha preso in braccio, ormai senza vita. Ma gli aggressori le hanno intimato di lasciarlo dov’era sparando ancora un colpo in aria: «Una donna non può avere un cane». Così lei si è dovuta allontanare, lasciando il suo amico quattrozampe a terra.
Dietro questo gesto sembra proprio esserci il ruolo della donna fortemente denigrata da una parte della cultura afghana: Sahba a Herat era famosa perché aveva sfidato le convenzioni decidendo di insegnare alle adolescenti a fare arti marziali e soprattutto bicicletta. Aveva anche creato un club delle due ruote, uno sport molto pubblico in un paese in cui, meno di due decenni fa, alle donne era stato vietato di andare a scuola, lavorare o addirittura uscire di casa senza un accompagnatore maschio.

«Ancora non sappiamo cosa abbia spinto quegli uomini a sparare. Ma crediamo che abbia a che fare con il lavoro di Sahba – spiega la sorella Setayesh alla Bbc. Era la prima donna proprietaria di un club sportivo».
Non era la prima volta che la donna era stata minacciata: L’avevano già minacciata, ma lei da dieci anni andava avanti con il suo impegno sportivo.
Segnalare l’accaduto alla polizia, ha detto Sahba, sarebbe inutile: «So che non sarebbe servito a nulla – ha detto a Khaama – . Dozzine di esseri umani vengono uccisi ogni giorno nel paese e nessuno si sente responsabile».
Ora la donna e la sua famiglia vivono nel terrore e hanno già deciso di lasciare il Paese.
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