Affitti sempre più cari, 420 famiglie in difficoltà a Gorizia

In costante crescita il numero di persone che chiedono aiuto a Comune e Regione. L’assessore comunale al Welfare Silvana Romano : «Nel 2013 stanziati 449mila euro ma non sono sufficienti»
Di Francesco Fain

Quattrocentoventi domande di cui 383 accolte. Aumentano drammaticamente di anno in anno le famiglie goriziane in difficoltà economiche tali da dover richiedere al Comune di Gorizia contributi integrativi per il pagamento degli affitti.

Numeri così alti non si erano mai registrati nella nostra città, a riprova che quello della tensione abitativa non è soltanto un problema esclusivamente monfalconese ma sta colpendo duro anche a Gorizia. L’ultimo bando, quello passato, ha messo a disposizione contributi taglia-affitti per 449.722,53 euro: 354.435,93 sono stati coperti grazie ai fondi regionali mentre i restanti 95.286,60 euro sono arrivati direttamente dalle casse municipali. Cifre che in un periodo di crisi come quello attuale appaiono davvero significative.

Sino a sei, sette anni fa la proporzione era questa: l’80% per cento delle domande di contributo veniva formulato dagli stranieri, il 20% dai goriziani. Oggi la proporzione si è ribaltata: sempre nell’ultimo bando le domande presentate da cittadini extracomunitari sono state 168, pari al 44 per cento del totale. «Ormai sta diventando un dato assodato: sono sempre più numerose le famiglie goriziane che chiedono aiuto al Comune», sottolinea l’assessore comunale al Welfare, Silvana Romano. «Questo ci deve far riflettere. La crisi ha portato molte persone “autoctone” a chiedere un aiuto per poter pagare l’affitto».

Non bastassero questi numeri, sono aumentati considerevolmente i nuclei familiari che rientrano nella fascia Isee “zero”. Ed è questo l’elemento più preoccupante perché si tratta della schiera di persone più debole costituita da goriziani che sono senza occupazione e per i quali, a fronte di introiti pari a zero, pagare l’affitto di fatto è diventato impossibile. «Il trend - aggiunge Silvana Romano - è in costante crescita. Ogni anno, si presentano sempre più persone nei nostri uffici per chiedere informazioni sui bandi. Come ho avuto modo di ripetere più volte, siamo consci che la necessità dei cittadini, e specie delle fasce più deboli di essi, vengono prima di ogni altra cosa. E, per questo, cerchiamo di essere il più vicini possibile a chi è in difficoltà oggettive».

Ma i fondi taglia-affitti messi a disposizione dalla Regione rischiano di non essere più sufficienti, visto che la domanda sta crescendo senza freni di anno in anno. «Sì, effettivamente sarebbero necessari più stanziamenti. Ma la realtà attuale è pesante: ci è stato detto che il prossimo anno dovremo fare i conti con un ulteriore taglio di un milione di euro in campo sociale. Mi auguro che si tratti di un dato regionale e non provinciale perché, altrimenti, sarebbe pesantissimo. C’è anche un altro problema: purtroppo i fondi della Regione sono vincolati, bisogna utilizzarli a compartimenti stagni, quando sarebbe più utile che venissero stanziati a seconda di quelle che sono le esigenze reali e particolari dei territori», il ragionamento dell’assessore Romano.

Nel 2012, lo ricordiamo, il Comune aveva messo a disposizione 100.125 euro quale quota di compartecipazione (11,45%) al fondo nazionale e regionale contro i 95mila del bando successivo. Adesso, viste le restrizioni che hanno accompagnato gli ultimi mesi tra patto di stabilità e spending review, difficilmente potranno essere rinforzate le risorse comunale e regionali. Insomma, l’orizzonte si fa sempre più fosco.

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