Affitti pignorati all’Ezit Serracchiani vede Equitalia
Adesso ci prova Debora Serracchiani a mettere un cerotto all’incredibile caso-Ezit, che vede l’ente pubblico debitore di Equitalia per una cartella esattoriale pari a 8,2 milioni, notificata il 2 ottobre 2014. Proprio allo scadere dell’anno, Equitalia è entrata in azione per recuperare la somma che l’Agenzia delle Entrate aveva iscritto a ruolo e che l’Ezit, contestandola, non aveva saldato. E così sono partiti i pignoramenti relativi agli 84 contratti di locazione, contratti che rappresentano per l’ente un’entrata annua di circa 800 mila euro “liquidi”.
L’impensabile azzannarsi tra pubbliche strutture, con la possibilità di serie conseguenze di bilancio per l’ente triestino, è planato sul tavolo del governatore della Regione Fvg, che ieri sera nella Capitale ha incontrato i vertici di Equitalia. Riunione all’insegna della massima discrezione, tanto che non rientrava nell’agenda ufficiale.
Il presidente dell’Ezit Stefano Zuban, che oggi pomeriggio alle 17.30 presiederà un non facile consiglio di amministrazione, è direttamente interessato all’esito della diplomazia capitolina tessuta dalla Serracchiani, da cui attende informazioni con cui aggiornare i componenti del cda.
Ricordiamo che nel board dell’ente siedono Nicoletta Paganella e Moreno Tivan (Regione Fvg), Luciano Luciani (industriali), Rita Rapotez (artigiani), Renato Guercio (commercianti), Adriano Sincovich (sindacati).
In previsione delle numerose questioni che gli saranno rivolte durante la riunione, Zuban si è consultato ieri pomeriggio con la presidente dei revisori dei conti, Giulia Battig, per capire la portata dei pignoramenti in corso. Soprattutto per capire se gli atti si limiteranno ai soli canoni d’affitto o coinvolgeranno anche gli immobili. Prospettiva quest’ultima che determinerebbe la definitiva paralisi dell’ente. Che, tra l’altro, non ha neppure il direttore, perchè Paolo De Alti è stato risucchiato dall’Amministrazione provinciale udinese.
A buon punto la lettera-documento che Sincovich, consigliere di amministrazione su indicazione sindacale, ha messo a punto per portare all’attenzione di istituzioni e pubblica opinione la paradossale situazione in cui versa l’ente. Hanno già aderito alcune delle maggiori associazioni datoriali del territorio e oggi la nota dovrebbe essere ufficializzata.
Sembra al momento esclusa l’ipotesi del gesto eclatante, come potrebbero essere le dimissioni presentate dall’intero cda. «E’ il momento di tenere il punto - precisa lo stesso Sincovich - non di abbandonare la nave. Anzi, è il momento buono per fare chiarezza con la stessa Regione, che con Rilancimpresa aveva riconosciuto un ruolo importante all’Ezit in termini di promozione economica, poi un mese più tardi ci ha bocciato il preventivo».
magr
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