Affitti a studenti universitari: mercato fermo a Trieste. Richieste a -90%
TRIESTE Crollano le richieste di appartamenti per studenti, giù del 90% rispetto allo scorso anno. Aumenta di conseguenza l’offerta, con centinaia di alloggi e stanze attualmente in cerca di inquilini, tra cui numerose o ex case vacanze, rimesse sul mercato alla luce del calo di turisti in città.
E, di conseguenza, calano i prezzi e le visite da parte dei ragazzi che in genere, proprio ad agosto, iniziano i loro “tour” per cercare una soluzione in vista dell’avvio dell’anno universitario. Resiste invece l’ex Ospedale militare, anche quest’anno con potenziali affittuari in lista d’attesa, seppur in diminuzione rispetto al solito. Invariata invece l’accoglienza delle case dello studente Ardiss. Ma secondo il rettore dell’ateneo Roberto Di Lenarda il minore afflusso di ragazzi da fuori città non corrisponde a un numero inferiore di iscrizioni (come riferiamo nell’articolo a destra).
Alla base delle mancate locazioni il fatto che molti stanno valutando se continuare o meno a seguire le lezioni a distanza. «In questo momento, gli anni scorsi, avevamo almeno una decina di appuntamenti al giorno - spiegano dall’agenzia Solo Affitti, che accoglie ogni anno tantissimi studenti -. Ora va bene se ne facciamo una. Il calo generale è del 90%, perché c’è grande incertezza. Dopo la situazione di emergenza tanti giovani non sanno come sarà la ripartenza e non riescono quindi a organizzarsi. Da qui la difficoltà di decidere se cercare casa o meno. Una situazione di grande difficoltà e non è facile capire se si sbloccherà nei prossimi mesi. Intanto gli affitti sono contenuti anche perché gli appartamenti disponibili sono davvero tanti e di conseguenza, ampliandosi la possibilità di scelta, aumenta la concorrenza. E c’è poi - aggiunge - c’è il fenomeno di chi ha convertito le case vacanza in alloggi con affitto annuale».
Si tratta, in questo caso, di appartamenti che avevano registrato un boom fino a poco prima del lockdown, con tanti triestini che avevano investito nel settore immobiliare o ristrutturato case, mirate a ospitare giornalmente i turisti. Abitazioni che ora vengono proposte quindi per gli universitari. E si precisa spesso “solo per studenti” che di solito optano comunque per contratti non troppo lunghi nel tempo.
A confermare le tendenze delle agenzie ci sono anche i tanti annunci pubblicati su siti e social, circa 300, per interi appartamenti o stanze. I prezzi diminuiti consentono di trovare una singola a 140 euro (l’anno scorso si viaggiava sui 250) e una doppia a 125 euro (un anno fa impossibile trovare qualcosa sotto i 170 euro).
E la “guerra” che ogni anno si gioca tra i proprietari continua come sempre a colpi di elettrodomestici e attrezzature nuove. E anche attraverso annunci accattivanti, ricchi di informazioni, come: «A 30 metri dall'università, sede centrale - si legge - affitto a studente una spaziosa camera singola, anche uso doppia, luminosa con palchetti, in appartamento, di 100 mq, arredato (compresi elettrodomestici). Ben servito, supermercati, negozi, farmacia e banca, a 10 minuti a piedi dal centro città. Contratto registrato transitorio, detraibile da dichiarazione Irpef genitori per motivi di studio. Wi-Fi gratuito».
Meno richieste nel 2020 ma comunque l’ex Ospedale militare, gestito da RTMliving, conferma il gradimento degli studenti, e anche quest’anno registra una lista d’attesa. «Abbiamo retto bene la situazione di emergenza, certo anche da parte nostra c’è un’ inevitabile senso di preoccupazione per il futuro - spiega Andrea Galardi Chief executive officer di Rtmliving - ma al momento non ci lamentiamo, abbiamo 102 ragazzi in lista di attesa, anche se naturalmente anche qui c’è un calo. Erano 250 lo scorso anno. Alcune camere sono occupate dal Collegio universitario Fonda e dall’Ictp, quindi sui 239 posti letto totali ora andranno calcolati nelle prossime settimane quelli liberi, ma possiamo dire con soddisfazione che siamo la prima scelta degli studenti a Trieste. E rispetto ad altre parti d’ Italia dove lavoriamo, la situazione qui è stata anomala: ci sono poche disdette e anche durante il lockdown molte persone hanno deciso di rimanere. Avevamo 70 stanze occupate per la precisione - prosegue -. E abbiamo messo in campo tutti i protocolli sanitari richiesti, gli stessi in vigore nelle strutture alberghiere, per garantire pulizie, sanificazioni e altre disposizioni necessarie, che continuiamo a osservare tuttora». —
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