Affittacamere in nero: Gdf scopre evasione fiscale da 600mila euro

La donna, un'immigrata cilena residente da anni in Italia, era completamente sconosciuta al fisco. Aveva a disposizione due immobili intestati a uno dei figli, che affittava a studenti e persone venute in città per lavoro
Una pattuglia della Guardia di Finanza
Una pattuglia della Guardia di Finanza

Per sei anni ha affittato camere "in nero", sottraendo al fisco qualcosa come 600mila euro. A scoprire il caso di evasione fiscale è stata la Guardia di Finanza di Trieste che ha smarscherato l'affittacamere, un'immigrata cilena residente da anni in Italia e del tutto sconosciuta al fisco.

Le Fiamme gialle hanno scoperto il caso attraverso le offerte di affitti pubblicate sui maggiori siti web specializzati. La donna non risultava intestataria di alcun immobile, ma di fatto disponeva di due appartamenti intestati a uno dei figli. La verifica dei militari ha consentito di appurare la natura dell'attività professionale: ai clienti erano offerti anche servizi aggiuntivi quali la connessione ad internet, tv, e la pulizia dei locali. I suoi clienti erano principalmente studenti e persone trasferitesi in città per lavoro.

Dopo aver saputo che era in corso un'attività ispettiva, la donna ha cercato di regolarizzare la propria posizione fiscale facendo sottoscrivere agli inquilini dei contratti di locazione, ma ormai era troppo tardi. A seguito dell'analisi delle risultanze fornite dagli istituti di credito, sono stati rilevati quasi 600 mila euro illecitamente sottratti al fisco dal 2008.

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