Affitta la stessa abitazione a cinque persone diverse
Ha affittato a cinque persone la stessa casa che a sua volta aveva preso in affitto. La truffa che ricorda la trama del film «Casa mia casa mia» con Renato Pozzetto ed Eleonora Giorgi è stata scoperta dai carabinieri della stazione di Borgo San Sergio. Nei guai è finito Paolo M.L., 62 anni, originario di Treviso. È accusato di truffa. I militari coordinati dal pm Lucia Baldovin lo hanno scoperto dalla fotografia della sua carta d’identità. Sempre la stessa. Quello che cambiava erano le generalità. Un nome e un cognome diverso per ogni “cliente” da fregare.
La vicenda è cominciata circa un paio di mesi fa. Paolo M.L. si era presentato dalla proprietaria di un appartamento situato in un condominio all’inizio di via Baiamonti. «Rimarrò a Trieste per un mese. Ho bisogno di un appartamento perché ho la necessità di andare frequentemente in Slovenia», aveva spiegato. E senza battere ciglio aveva consegnato alla donna la somma di 500 euro.
A questo punto - ottenuta la cosidetta “base di investimento” - ha attuato la truffa. Ha messo in rete sul sito Subito.it la sua proposta di affitto a prezzi vantaggiosi. Offerta: 450 euro. In breve gli ha risposto una persona interessata, Rosario R. che - entuasiasta quando ha visitato la casa - non ha esitato. E gli ha consegnato il denaro, appunto 450 euro. Sul contratto Paolo M.L. ha riportato un nome falso stampato sulla copia della carta d’identità che aveva realizzato con il computer. La foto ovviamente era la sua. Una stretta di mano e il denaro cash. Poi, proprio come nel film, la raccomandazione: «La casa è disponibile tra un mese. Mi chiami e le consegno le chiavi».
Dopo qualche ora, l’uomo finito sotto la lente del pm Baldovin, ha messo a segno con lo stesso sistema una seconda truffa. Si è intascato altri 390 euro. Al “cliente” ha detto: «Le farò un prezzaccio, ma solo per lei. Comunque ci vediamo tra un mese e le darò le chiavi».
Poi ha avuto la diabolica accortezza di disattivare la scheda Sim del cellulare. Raggiungerlo per i primi due clienti è stato impossibile.
Nei giorni seguenti i carabinieri hanno accertato altri tre episodi-fotocopia. Sempre messi a segno con il solito sistema. Nel fascicolo degli investigatori della stazione di Borgo San Sergio al momento ci sono 5 denunce a carico di Paolo M.L. Gli atti sono stati inviati alla procura. Il nome dell’uomo è stato iscritto nel registro degli indagati. Ma dopo aver ricevuto la denuncia il truffatore se n’è andato facendo perdere le tracce. L’ipotesi è che sia andato a “lavorare” in un’altra città.
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