Aerotaxi all'aeroporto di Ronchi, evasi 230mila euro
GORIZIA. In occasione del 242° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, si è svolta nella sede del comando provinciale di Gorizia, una sobria cerimonia nel corso della quale sono state indicate le linee d’indirizzo operative e tracciato il consuntivo dell’attività, svolta nei primi cinque mesi del 2016 dalle fiamme gialle isontine.
Sono state già concluse più di 172 ispezioni fiscali, eseguiti oltre 1.800 controlli “strumentali” (scontrini fiscali, ricevute e controlli su strada). 100 sono le infrazioni contestate in materia di omesso rilascio dello scontrino e ricevuta fiscale, pari a circa 11% dei controlli totali (pari a 920) effettuati nel settore, gran parte localizzati nel Monfalconese.
Sono state denunciate all’autorità giudiziaria 240 persone per violazioni penali, 48 delle quali per trasgressioni alla normativa penale tributaria. Sono state inoltrate complessivamente, quali misure cautelari, a garanzia del credito erariale conseguente all’accertamento di evasioni fiscali, 17 proposte di sequestro di beni, per un valore di 4.880.000 euro. Eseguiti 11 sequestri di beni per un valore di oltre 1.000.000 di euro. Particolare attenzione è stata posta al settore della lotta al “sommerso”, con la scoperta di 33 tra evasori totali e paratotali (5 in più rispetto allo scorso anno) e di 40 lavoratori “in nero” o irregolari, 29 in più rispetto agli 11 scoperti nel 2015.
Al fine di monitorare i trasferimenti di capitali in ingresso ed in uscita dall’Italia, ogni persona che varca il confine nazionale, con denaro contante per importo pari o superiore ad 10.000 euro, deve dichiarare tale somma all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ai sensi dell’art. 3 del D.Lgs 195/2008. In questo ambito, è stata intercettata complessivamente valuta per 1.792.840 euro con conseguente sequestro di 381.688 euro.
In materia di contrabbando di gasolio, sono stati sequestrati complessivamente litri 124.000 di prodotti petroliferi illecitamente introdotti nel territorio nazionale con operazioni di servizio che si sono sviluppate anche in ambito nazionale, con conseguente denunzia all’Autorità Giudiziaria di n. 10 soggetti e l’accertamento di accise evase per 685.314 euro. Ben 96.000 litri di prodotto sequestrato sono stati assegnati, per fini istituzionali, a vari enti dello Stato.
Tra le operazioni di servizio che hanno contraddistinto questo scorcio d’anno, sicuramente degno di nota è stato il sequestro, da parte della Compagnia della Guardia di Finanza di Gorizia, di 41 cuccioli di cane (maltesi, volpini, bulldog francesi, bulldog inglesi e bull terrier), provenienti dall’Ungheria. I cuccioli, che viaggiavano in evidente stato di maltrattamento, privi di sistemi per l’identificazione, delle necessarie certificazioni sanitarie e del passaporto individuale, erano destinati ad essere introdotti nel mercato, consentendo un illecito guadagno di circa 15.000 euro.
Restando in ambiente aeroportuale, è da menzionare l’importante scoperta, da parte degli uomini della Tenenza di Ronchi dei Legionari, di un’evasione dell’imposta erariale dovuta per l’utilizzo degli aerotaxi ed introdotta dalla normativa che disciplina “la tassazione di auto di lusso, imbarcazioni ed aerei”. L’art. 16 del D.L. 6 dicembre 2011, al comma 10-bis, prevede che i passeggeri che utilizzano aerei non di linea devono pagare alla compagnia che gestisce l’aerotaxi un’imposta pari a 100 euro in caso di tragitto inferiore a 1.500 km ed a 200 euro per le percorrenze superiori. L’importo deve poi essere versato dal vettore allo Stato mediante bonifico bancario. Gli accertamenti condotti dalle Fiamme Gialle di Ronchi dei Legionari hanno permesso di acclarare che quasi 100 società di aerotaxi italiane e straniere non avevano ottemperato ai versamenti in ordine al trasporto di circa 1.500 passeggeri, consentendo di segnalare alla locale Agenzia delle Entrate un’imposta evasa per circa 230 mila euro.
Il servizio di pubblica utilità “117” ha continuato ad essere, anche per il 2016, punto di riferimento per la cittadinanza isontina, come confermato dai numerosi contatti telefonici, che hanno permesso di sviluppare 46 segnalazioni, a seguito delle quali, in molti casi, sono intervenute le pattuglie del Corpo per reprimere e contrastare gli illeciti segnalati.
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