Aeroporto: in calo i passeggeri, bilancio in perdita
«Illustrazione e analisi della situazione dell’aeroporto regionale». La convocazione per l’audizione di ieri del presidente dello scalo di Ronchi conteneva questa motivazione ma in realtà le tre ore di riunione della IV commissione consiliare sono state perlopiù un nuovo capitolo della battaglia in corso tra il presidente di Aeroporto Fvg, Sergio Dressi, e la giunta regionale, rappresentata in Commissione dall’assessore al patrimonio, Francesco Peroni.
Che Dressi non sia andato in piazza Oberdan a cercare una riconciliazione lo si è capito dalle prime parole: «Dopo 19 mesi finalmente ho la possibilità di illustrare de visu al socio unico la situazione, le problematiche, le decisioni assunte e gli aspetti positivi per arrivare a illustrare le prospettive per il 2015».
Da qui un lungo excursus dei rapporti non certo idilliaci con la Regione. Dressi parla di contatti scarni («con la giunta Tondo ci vedevamo una volta al mese, pensavo si potesse proseguire sulla stessa direzione»), di mancanza di «educazione e cordialità», toccando le varie tappe di un escalation di diffidenza: dalla vicenda della livrea sull’aereo Alitalia all’assemblea dei soci in cui il vicepresidente Sergio Bolzonello ha di fatto sfiduciato il presidente e il consiglio di amministrazione.
Per arrivare al tema della trasparenza, dei compensi del direttore generale e dei dirigenti dell’aeroporto che, assicura Dressi, «saranno visibili sul sito internet entro un paio di giorni». Si arriva poi ai numeri: la previsione per il 2014 è un calo del 14% di passeggeri («ma a novembre c’è un -0,1% che fa pensare a un arresto del calo» afferma il presidente), motivato dalla crisi di Alitalia e dal ridimensionamento di Ryan Air oltre che di altri vettori, che sono falliti o hanno ridotto le tratte. «Sono un cattivo amministratore? Liberi di pensarlo ma i risultati sono stati portati a casa» sostiene Dressi, ricordando i bilanci in attivo negli scorsi anni e i picchi di passeggeri (882mila nel 2012) prima della flessione degli ultimi due anni. Per il futuro «stiamo lavorando e speriamo di portare a casa dei risultati, arrivando a una sinergia con Venezia perché la concorrenza è improponibile».
«La campagna denigratoria nei miei confronti ha creato un danno all’aeroporto e alla Regione, non so a che pro e chi sia il mandante» rincara la dose Dressi, sottolineando come domani ci sia un cda fondamentale per rispettare il cronoprogramma per il polo intermodale: «Con i due componenti indicati dalla Regione dimissionari e il vicepresidente Ceccherini che probabilmente non ci sarà, si mette a rischio l’avanzamento di un’opera strategica per mettere in difficoltà il sottoscritto».
Peroni ascolta e poi interviene: «Mi sarei atteso un'analisi nel merito della situazione dell'aeroporto che invece si riassume in pochi concetti: “se ne vanno le compagnie, ci sono problemi con l’invincibile concorrenza di Venezia e le prospettive sono poche”. Molto invece è stato detto su rapporto personali, singoli episodi e cronache».
L’assessore ricorda che «quando mi è stato chiesto un incontro dal presidente, è stato ricevuto», fattispecie poi confermata dallo stesso Dressi, ma parla anche un «elenco di corrispondenza inevasa già dai tempi in cui governava la giunta Tondo». Peroni si è soffermato poi sulla questione dei dati relativi ai compensi, «perché la trasparenza è un tema serio e strategico per il socio pubblico ai fini della vigilanza sull’andamento delle partecipate».
Se Dressi da una parte afferma di avere consegnato i dati a Bolzonello in assemblea dei soci, Peroni sottolinea che «l’amministrazione non si attende comunicazioni riservate ma trasparenza sui siti web, come richiesto dall’autorità anticorruzione».
Sui rapporti istituzionale, Peroni conclude affermando di «non sapere se sono riconducibili ai toni macchiettistici forniti da Dressi. Per quanto mi riguarda ho rapporti eccellenti con altre società e li ho avuti anche con manager indicati dalla precedente giunta. Respingo lezioni di stile».
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