Aeroporto di Gorizia, si cambia
Era una società per azioni. Diventerà una Scpa, ovvero una società consortile per azioni. In questa maniera la realtà che si occupa del rilancio dell’aeroporto “Duca d’Aosta” avrà maggiori possibilità di attingere ai fondi, principalmente a quelli messi a disposizione dalla Camera di commercio di Gorizia.
Questo pomeriggio (la seduta inizierà alle 17.30), il consiglio comunale discuterà e successivamente approverà la bozza di delibera «che permetterà - spiega l’assessore comunale alle Società partecipate, Guido Germano Pettarin - di far compiere un “salto di qualità” all’ente presieduto da Ariano Medeot. Sono fiducioso per il futuro. È vero, in questi anni la società per azioni non ha portato a casa risultati concreti ma con questa nuova gestione la strada imboccata è quella giusta».
Il Comune di Gorizia
ha la maggioranza
Peraltro, il Comune di Gorizia recita la parte di protagonista nella nuova composizione societaria. In tempi non sospetti, abbiamo dato notizia della dismissione della partecipazione da parte della Regione. In termini più concreti, cosa significa? Che il Comune di Gorizia è diventato, di punto in bianco, socio di maggioranza assoluta nella società, passando al 5,77% al 52,33% del capitale sociale che assomma a 266.650 euro. Anche il Comune di Savogna d’Isonzo (sul territorio del quale ricade un’ampia porzione del Duca d’Aosta) ha visto accrescere il proprio peso dal 2,43% al 22,09% mentre invariata è rimasta la caratura degli altri soci. Insomma, gli enti locali hanno oggi la responsabilità diretta di guidare il rilancio di un compendio in cui è il degrado a farla da padrone e la fotografia a corredo di questo articolo lo testimonia ampiamente.
Le prossime
mosse
«Il Consiglio d’amministrazione - spiega ancora l’assessore Pettarin - continuerà a non percepire indennità e questo va sottolineato. Credo che l’obiettivo primario dovrà essere quello di ottenere in concessione dall’Enac tutta l’aviosuperficie». Già nel recente passato, il presidente Ariano Medeot era intervenuto e aveva “svelato” le prossime mosse. «Una volta creato il nuovo soggetto andremo a bussare a denari alla Camera di commercio: la mia intenzione è di chiedere subito 1,5 milioni», spiegò Ariano Medeot. Ma la concessione dell’Enac c’è o non c’è? «C’è un via libera di massima al progetto - aggiunse il presidente - ma il vero via libera arriverà dopo la trasformazione della società e il conseguente passaggio nei consigli comunali di Gorizia e di Savogna d’Isonzo che sono i soci di riferimento». E allora facciamo un breve ripasso di come si svilupperà il cantiere. Il progetto prevede la sistemazione integrale dell’edificio che ospiterà le sedi delle associazioni operanti nello scalo aeroportuale oltre a un bar. La palazzina che sarà oggetto di restyling è quella, come detto, che ospitava la torre di controllo: peraltro, si tratta dell’immobile che ha subìto, negli ultimi due anni, l’invecchiamento maggiore.
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