Aeroporto di Gorizia, nel 2014 la riqualificazione

L’ente di gestione vuole risistemare la palazzina della torre di controllo. Il presidente Medeot: «Nel passato sono state prodotte soltanto belle parole. Non vogliamo vivacchiare. Altrimenti, meglio dimettersi»
Bumbaca Gorizia 05.06.2013 Degrado aeroporto - Fotografia di Pierluigi Bumbaca
Bumbaca Gorizia 05.06.2013 Degrado aeroporto - Fotografia di Pierluigi Bumbaca

Dopo tante (troppe) chiacchiere sull’aeroporto Duca d’Aosta di Gorizia è arrivato il momento della concretezza. Oggi ci sono finalmente un piano di rilancio industriale e una società per azioni che appare determinata. L’obiettivo della spa, che diventerà una società consortile senza scopo di lucro, è di riuscire a far partire i lavori di ristrutturazione del primo edificio nel 2014. Si tratta della palazzina che ospita la malconcia torre di controllo e che ospiterà le sedi delle associazioni operanti nello scalo aeroportuale oltre a un bar-pizzeria. «Se non dovessimo riuscirci - sottolinea il presidente Ariano Medeot - non esiterei a dimettermi. In questi anni, sono state prodotte troppe parole sul futuro dello scalo senza alcun risultato concreto: dobbiamo incidere, boccheggiare non avrebbe alcun senso. O riusciamo realmente a rilanciare il “Duca d’Aosta” o è meglio lasciar perdere. Vedere quegli edifici fatiscenti inghiottiti dall’erba alta e dai rovi fa molto male».

Il piano di rilancio

in pillole

L’occasione per parlare diffusamente dell’aeroporto di Gorizia è stata una recente riunione della commissione consiliare competente, peraltro sollecitata dal Consiglio comunale e dal Movimento 5 Stelle in particolare. Presenti per la spa il presidente Medeot e i consiglieri Montanari e Paone, oltre al direttore della Sdag Naldini, gli assessori comunali Pettarin e Bellan e i componenti della commissione. «È stata un’occasione per tracciare lo stato dell’arte - le parole di Ariano Medeot -. Da parte nostra c’è la più buona volontà a fars sì che i lavori di ristrutturazione della palazzina inizino il prossimo anno. Ma abbiamo anche un altro obiettivo che consideriamo di vitale importanza: vogliamo ottenere la gestione integrale dell’aeroporto Duca d'Aosta. Altrimenti, tutti i progetti che abbiamo in mente rischiano clamorosamente di evaporare».

Aggiunge il presidente della società per azioni: «Le cose da fare sono tante: dobbiamo mettere in sicurezza gli hangar, rifare tutta la recintazione che si estende per 4 chilometri, livellare la pista». Concetti che sono stati espressi anche nel corso delle ultime due assemblee (una ordinaria, l’altra straordinaria) dedicate all’approvazione del bilancio.

La nuova

compagine societaria

Ufficiale anche la nuova composizione societaria. In tempi non sospetti, abbiamo dato notizia della dismissione della partecipazione da parte della Regione.

In termini più concreti, cosa significa? Che il Comune di Gorizia è diventato, di punto in bianco, socio di maggioranza assoluta nella società, passando al 5,77% al 53,33% del capitale sociale. Anche il Comune di Savogna d’Isonzo (sul territorio del quale ricade un’ampia porzione del “Duca d’Aosta”) ha visto accrescere il proprio peso dal 2,43% al 22,09% mentre invariata è rimasta la caratura degli altri soci. Insomma, gli enti locali hanno oggi la responsabilità diretta di guidare il rilancio di un compendio in cui è il degrado a farla da padrone e le fotografie a corredo di questo articolo lo testimoniano ampiamente. L’operazione è a costo zero perché la precedente giunta Tondo (pressata dalla Corte dei conti) decise di cedere gratuitamente le proprie quote.

Oggi, a fronte di un capitale sociale di 533.300 euro, il patrimonio netto della società al 31 dicembre 2011 ammontava a 333.977 euro.

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