Aereo d’epoca sorvola Ronchi

RONCHI DEI LEGIONARI. Chi ha sentito l’affascinante rumore prodotto dalle eliche dei suoi quattro motori, non se l’è fatto dire due volte. Ha subito alzato gli occhi al cielo e, trovandoselo davanti, ha potuto ammirarlo in toto. Non capita ogni giorno, infatti, di avvistare un Douglas Dc-6. Un autentico tuffo nella storia. L’avvistamento ha avuto luogo nella tarda serata di mercoledì, quando sopra le case di Ronchi dei Legionari ha transitato, appunto, un Douglas DC-6, glorioso velivolo del passato.
Non una riproduzione, ma un esemplare restaurato che, oggi, fa parte della collezione della pattuglia acrobatica Flying Bulls che ha sede all’aeroporto austriaco di Salisburgo. Il quadrimotore è arrivato sulla pista del “Pietro Savorgnan di Brazzà” ed ha effettuato un volo radente, ovviamente autorizzato dalla torre di controllo e poi è tornato a solcare i cieli riprendendo quota e puntando nuovamente sull’Austria. Il DC-6 è stato fonte di ammirazione anche sulla spiaggia di Grado, dove i tanti turisti sono rimasti sorpresi da quella sagoma luccicante e da una linea che ha fatto venire in mente i primordi dell’aviazione commerciale.
Il mezzo, oggi, viene utilizzato proprio a scopi turistici per dare la possibilità agli appassionati di prendere posto sui sedili di pelle vecchio stampo o volare laddove i panorami sono mozzafiato. Un’occasione unica per chi ama le “macchine volanti” e per chi vuole provare un’esperienza diversa dal solito volo di linea. Il Douglas DC-6 è un aereo di linea, quadrimotore e ad ala bassa, costruito negli Stati Uniti dalla Douglas Aircraft Company tra il 1947 ed il 1958. L'esemplare denominato “Betsy Ross”, della Pan American World Airways, effettuò il primo volo transatlantico in classe turistica, New York – Parigi, il primo maggio del 1952. L’areo mise anche le insegne di due compagnia italiane: la Lai, Linee aeree italiane e, successivamente, l’Alitalia. Ma fu anche impiegato dall’Aeronautica miliare italiana con la versione denominata C-118.
Ci furono anche pagine tristi che accompagnarono la vita di questo aereo, capace di trasportare sino a 102 passeggeri. Il 24 novembre 1956, infatti, il DC-6B della Lai, Linee aeree italiane, matricola I-Lead, in partenza dall'Aeroporto di Parigi-Orly, calo intermedio sulla tratta Roma-New York, si schiantò pochi secondi dopo il decollo uccidendo 34 delle 35 persone a bordo. Tra le vittime ci fu anche il promettente, talentuoso e già famoso direttore d'orchestra italiano Guido Cantelli, trentaseienne musicista allievo prediletto del grande Arturo Toscanini. Il comandante pilota, Attilio Vazzoler, era uno dei piloti più esperti della compagnia, con più di 10 mila ore di volo al suo attivo. Le cause del disastro non furono mai chiarite. Alcuni anni fa uno dei 704 esemplari prodotti nel mondo è stato acquistato dalla famosissima pattuglia acrobatica privata, rimesso a nuovo e capace di solcare i cieli creando quelle emozioni che soltanto certi aerei riescono a dare.
@luca_perrino
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