Aereo da turismo si schianta sul Carso, tre morti
Tre morti e un ferito gravissimo nella tragedia aerea accaduta ieri, poco dopo mezzogiorno, sul Carso sloveno, all’aeroporto sportivo di Divaccia, poco lontano dal confine con l'Italia e da Trieste.
Un piccolo aereo da turismo si è schiantato in fase di decollo, incendiandosi nell’impatto con il suolo. Le autorità slovene hanno mantenuto uno stretto riserbo e ieri sera ancora non erano note né le identità di tutte le persone coinvolte nella sciagura né la sua esatta dinamica.
Secondo notizie ancora ufficiose, un piccolo velivolo del tipo Robin Dr400, un monomotore, al momento di decollare ha improvvisamente virato sulla sua sinistra fino a che l’ala ha urtato la pista, facendo poi precipitare il velivolo al suolo, subito incendiandosi.
Solo una delle quattro persone a bordo è riuscita a saltare dal velivolo prima che le fiamme si sviluppassero. È stata subito trasportata in condizioni gravissime, anche per fratture multiple riportate nell’urto, all’ospedale di Lubiana dove i medici stanno lottando per salvarle la vita.
Il piccolo velivolo era diretto nella località istriana di Portorose e ai comandi si trovava un pilota molto esperto, il quarantunenne Aleks Delfin, morto nell’incidente. Delfin era membro dell’Aeroclub di Portorose ma anche di quello di Divaccia.
La comitiva, secondo le informazioni disponibili, era diretta alla località costiera per partecipare a una festa. Ancora ieri sera non si conosceva l’identità dell’intero equipaggio né se, data la circostanza, vi fossero vincoli di parentela tra le persone a bordo.
Per quel che riguarda le cause della sciagura, alcuni testimoni hanno raccontato ai soccorritori e agli inquirenti giunti sul posto che il velivolo aveva tentato il decollo a una velocità giudicata troppo bassa. Da qui la perdita di portanza che avrebbe innescato il mortale stallo, la mancanza cioè di sostentamento delle ali dell’aeromobile. Sull’incidente di Divaccia la Procura slovena ha disposto l’apertura di un’inchiesta mentre la tivù pubblica ha reso noto che l’aereo apparteneva all’Aeroclub di Divaccia.
Il Robin 400, di costruzione francese, è uno dei modelli di una serie costruita fin dal 1972 e tuttora in produzione. Capace di quattro posti, è considerato un velivolo “facile” ed è stato utilizzato anche dall’Aeronautica transalpina. Paradossalmente, il Robin è conosciuto per il particolare profilo alare, che gli permette prestazioni notevoli in rapporto alla potenza e che non richiede l’installazione di particolari dispostivi anti stallo. (p.r.)
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