Aerei, ecco il Pipistrel Panthera
Un gioiellino a 4 posti, ad alimentazione ibrida. Sarà prodotto a Gorizia
di Francesco Fain
Un'azienda slovena moderna e dinamica che produrrà a Gorizia l'aereo "Panthera", fast cruiser quadriposto ad alte prestazioni; duecento posti di lavoro creati dal nulla; un capannone tecnologicamente avanzato di diecimila metri quadrati. Questi, in brevissima sintesi, caratteristiche e numeri dell'iniziativa imprenditoriale che decollerà, è proprio il caso di dirlo, all'aeroporto Duca d'Aosta entro l'anno. L'ultimo ostacolo sarà superato mercoledì 11 maggio quando, nel corso di un incontro fra i promotori e i vertici dell'Enac (Ente nazionale per l'aviazione civile), la slovena "Pipistrel", l'azienda investitrice, otterrà la concessione definitiva di una porzione di tre ettari dell'area aeroportuale di Gorizia: oggi, in tasca ha soltanto la concessione preliminare.
Da quel momento, per i prossimi vent'anni (rinnovabili per altri 20), l'azienda potrà usufruire del terreno demaniale, dove verrà realizzato lo stabilimento e avviata la produzione del rivoluzionario aereo. Le caratteristiche della sede produttiva L'area interessata alla costruzione della fabbrica sarà quella all'estrema sinistra per chi da Gorizia si dirige a Trieste: sarà, insomma, nelle vicinanze dell'ex valico di Merna». Si sfrutterà un antico accesso (oggi chiuso con una rete di recintazione) che permetteva di accedere alla zona degli hangar Lancini situati a Sudest. «Il varco d'ingresso - specifica il capo progetto Adriano Ceccherini - si trova ora in condizioni di degrado ma costituisce comunque una testimonianza storica ed architettonica di quel periodo. L'incarico per la progettazione è stato affidato allo studio dell'architetto goriziano Walter De Gressi».
La presentazione in Comune Ieri mattina, Boscarol e i suoi collaboratori hanno incontrato il sindaco Romoli. È stata l'occasione per illustrare il progetto che porterà in dote 200 posti di lavoro. Boscarol ha esaltato le caratteristiche dell'aeroporto Duca d'Aosta in quanto, a differenza di quello di Aidussina, «non c'è vento. Per questo problema nello scalo sloveno si perdono 100 giorni all'anno». Romoli, dal canto suo, ha ricordato che questo sarebbe «il primo, vero progetto concreto che va in porto dopo la caduta del confine, per ciò che riguarda il "libero mercato" ed ha auspicato che ci siano altri insediamenti sloveni in Italia e viceversa. Il Comune - la rassicurazione di Romoli - darà il massimo appoggio alla realizzazione del progetto e nei prossimi vertici coinvolgeremo anche il Comune di Savogna».
Alla riunione erano presenti anche l'assessore comunale Guido Germano Pettarin, Adriano Ceccherini (vicepresidente dell'aeroporto regionale), Alessandro Caprara (consulente finanziario e Darja Persolja (managing director).
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