Adris cede la Fabbrica tabacchi di Rovigno

Lo storico stabilimento verrà venduto entro fine anno. In pole position per l’acquisto un colosso giapponese del tabacco

POLA. A molti è apparso come il classico fulmine a ciel sereno - anche se qualcuno, tra gli esperti nel ramo economico, immaginava da tempo il possibile colpo di scena e non è rimasto quindi più di tanto spiazzato -. Il Gruppo Adris di Rovigno ha annunciato l’intenzione di vendere la fabbrica tabacchi sulle cui basi si è sviluppato, estendendo gradualmente la sua attività nel turismo, assicurazioni e maricoltura. Il presidente della direzione e azionista di maggioranza Ante Vlahovic - uno degli uomini più ricchi in Croazia, ha precisato che l’operazione deve andare in porto entro la fine di quest’anno. L’acquirente più accreditato appare il colosso giapponese del tabacco Japan Tobacco International, ma si sta trattando anche con la Korean Tabacco e la China National Tobacco Corporation.

Come mai questa svolta radicale, che consegnerà in mani straniere la vecchia manufattura, diventata poi fabbrica tabacchi che per decenni è stata uno dei pilastri dell' economia locale fino a diventare un tassello dell’identità e il simbolo della Rovigno che lavora? Le varie fonti di stampa che danno ampio spazio alla notizia espongono una serie di cifre secondo cui il business del tabacco del Gruppo Adris si sta sgonfiando. Lo scorso anno la fabbrica ha prodotto 9,5 miliardi di sigarette mentre nel 2008 si era a quota 12,5 miliardi.

In calo anche la fetta del mercato in Croazia, che ora è del 60% rispetto all’80% di cinque anni fa e gli effetti finanziari: dall’utile di 102 milioni di euro nel 2008 si è scesi a 26 milioni del 2013.

Ante Vlahovic spiega che in epoca di concentrazione dell’industria del tabacco a livello mondiale «l’azienda rovignese non è in grado di aggiungere valori a questo segmento di attività. Non escludiamo neanche l’ipotesi di un partenariato - aggiunge -, comunque il nostro fine ultimo è quello di mantenere la produzione nei reparti di Canfanaro e i posti di lavoro».

La notizia ha avuto ripercussioni anche sulla Borsa di Zagabria, dove le azioni del Gruppo Adris sono andate su del 6%. Con la cessione della fabbrica tabacchi, il Gruppo Adris concentrerà gli sforzi nel turismo (sta buttando l’occhio sulla catena dei marina ACI), nella produzione alimentare e nelle assicurazioni.

Stando a indiscrezioni, dopo aver acquistato di recente dallo Stato croato la compagnia Croatia osiguranje, ha nel mirino la Triglav di Lubiana, il colosso sloveno delle assicurazioni. Il Gruppo Adris comunque intende mantenere il business del tabacco in Iran, dove di recente assieme all’azienda statale Iranian Tobacco company, ha investito trenta milioni di euro nella costruzione di una fabbrica che sforna la bellezza di 6,5 miliardi di sigarette all’anno.

(p.r.)

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