Adria Airways annaspa priva di liquidità

Deve vendere gli aerei e poi riaffittarli per far fronte al problema. La cooperazione con Air India e la livrea comune
Un aeromobile dell’Adria Airways fermo all’aeroporto Jože Pucnik di Brnik (Lubiana) (Rtvslo.si)
Un aeromobile dell’Adria Airways fermo all’aeroporto Jože Pucnik di Brnik (Lubiana) (Rtvslo.si)

Adria Airways non decolla. La compagnia di bandiera slovena sta volando in cieli carichi di tempesta. La situazione patrimoniale non è buona ma soprattutto all’azienda manca liquidità. Secondo molti analisti la grande occasione di privatizzare la compagnia aerea è stata persa quando si è deciso di vendere il pacchetto azionario controllato dallo Stato di Aerodrom Ljubljana (aeroporto di Brnik) ai tedeschi. La vendita doveva avvenire contestualmente con la cessione anche della società affiliata Adria Airways Tehnika.

La vendita a “pacchetto” delle tre società è sempre stato un punto fermo per l’ex presidente del consiglio di amministrazione di Adria Airways, Maks Tajnikar, economista, il quale sostiene che le due aziende ancora in mano statali, ossia Adria Airways e Adria Airways Thenika, hanno bisogno di una cospicua iniezione di capitali.

Ma soprattutto Adria Airways. «Adria in questo momento - spiega l’ex ad Tajnikar a Rtv Slovenija - sta sicuramente cercando un investitore finanziario e presumibilmente anche qualcuno in grado di garantire una migliore gestione dell’azienda. Questo non significa che la società debba essere venduta, non c’è fretta di svendere tutto in una notte».

Peccato che Adria Airways, anche a fronte di numerosi aiuti statali, non sia mai stata in grado di ristrutturarsi, spiega il presidente dell’Associazione dei piccoli azionisti, Rajko Stankovic. «Da tempo si parla che in Adria Airways ci siano troppi occupati - afferma - ma fino ad ora tagli di personale non ci sono stati e non ce n’era neanche bisogno visto che lo Stato ha fin qui sempre messo mano al portafoglio». «Oggi però - ammonisce Stankovic - i tempi sono cambiati e lo Stato non ha più i soldi necessari per fare ciò, e quindi Adria Airways è costretta a vendere i propri aerei per poi riaffittarli per far fronte così alla mancanza di liquidità».

Così tutti i tentativi di trovare un partner strategico per Adria Airways sono caduti nel nulla. L’unica stampella che ancora può essere afferrata è quella fin qui offerta da Air India per entrare sul mercato proprio assieme al vettore di New Delhi. A partire da prossimo 15 gennaio, infatti, Adria Airways e Air India voleranno sotto lo stesso simbolo in modo tale che entrambe le compagnie saranno maggiormente riconoscibili.

Così i voli Delhi-Francoforte-Delhi effettuati dal vettore indiano recheranno anche i simboli di Adria Airways, mentre sulla linea Francoforte- Lubiana-Francoforte i velivoli di Adria Airways recheranno anche le insegne di Air India. «Siamo convinti che il volare con le doppie insegne offrirà a entrambe le compagnie una maggiore riconoscibilità - ha spiegato l’amministratore delegato di Adria Airways, Mark Anžur - aprendo così di fatto la porta a ulteriori possibilità di cooperazione tra i nostri due Paesi, soprattutto riguardo il settore turistico».

La collaborazione con il vettore indiano è nato da un accordo intergovernativo tra New Delhi e Lubiana relativo al traffico aereo che ha posto le basi alla cooperazione odierna. Air India nel 2014 ha prodotto ricavi pari a 3 miliardi di dollari e quest’anno punta a toccare quota 3,5 miliardi in valuta americana.

Tornando alla questione vendita di Adria Airways in passato si è fatto un gran parlare dell’ingresso di Lufthansa, ma anche di Turkish Airways e di un vettore kuwaitiano. «Il fatto è conclude Stankovi› - che in mezzo ad essi Adria è solamente un ragnetto perso in un’enorme ragnatela». L’unica possibilità, dunque, è quella di poter diventare un fattore di collegamento per queste compagnie. Ma se non ci sarà la ristrutturazione della società slovena molto probabilmente l’idea della vendita dovrà essere riposta nel dimenticatoio.
 

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