Adescava un minore, arrestato richiedente asilo a Gradisca
GRADISCA. Erano da poco passate le 18.30. Un ospite del centro immigrati di Gradisca d’Isonzo (non è stato possibile appurare se di nazionalità afghana o pakistana) ha iniziato ad importunare con una certa insistenza un minorenne gradiscano non lontano dal Cara. Gli avrebbe offerto anche dei soldi con intenti, fanno sapere le forze dell’ordine, «chiaramente di natura sessuale».
Ma tutto è avvenuto sotto gli occhi attenti di una pattuglia della Polizia di Stato che stava passando proprio in quei frangenti davanti al centro immigrati gradiscano. Gli agenti, visto che il quadro era estremamente chiaro e non erano necessarie grande interpretazioni relativamente all’accaduto, hanno immediatamente arrestato il richiedente asilo.
A confermare i fatti il questore Lorenzo Pillinini, raggiunto telefonicamente ieri sera. «I fatti sono molto lineari. L’immigrato ha cercato di adescare il minore, gli ha offerto anche una somma di denaro con l’intenzione evidente di consumare un rapporto di natura sessuale - fa sapere il questore -. La sua sfortuna è stata che, proprio in quei frangenti, una pattuglia della Polizia l’ha tenuto sott’occhio. L’immigrato è stato subito identificato ed è emerso che era un ospite del Cara».
Il richiedente-asilo è stato arrestato e ha già passato la notte alla casa circondariale di via dei Barzellini, a Gorizia. «La procedura, in questi casi, è molto semplice e codificata: all’immigrato verrà immediatamente revocata l’accoglienza e scatterà l’espulsione dall’Italia», aggiunge il questore di Gorizia.
Poco prima, altre conferme erano arrivate del dirigente della Digos, Andrea Bottega. «Effettivamente, c’è stato l’arresto di un richiedente asilo a Gradisca d’Isonzo per adescamento di minore. Di più, però, non possiamo dire in questa fase. La questione è in mano alla Magistratura e, nei prossimi giorni, ci saranno ulteriori comunicazioni. Non rilasciamo altre dichiarazioni».
Come si ricorderà, nei mesi scorsi, aveva fatto un certo rumore a Gorizia la vicenda del “molestatore seriale”. L’uomo, si trattò di un afghano, venne denunciato a piede libero «per tentata violenza sessuale». Fu questo il provvedimento scattato ai danni del richiedente asilo che importunò e poi tentò di molestare una cinquantenne goriziana al parco di Piuma, dove la donna si trovava per passeggiare assieme ai suoi due cani. Peraltro, da successivi approfondimenti, emerse che il richiedente asilo si era reso protagonista di almeno tre altri episodi, del tutto simili e non sfociati - per fortuna - in una vera violenza sessuale.
Altri precedenti di questa odiosa natura, fortunatamente, non ci sono stati nella nostra provincia.
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