Addio volo per Bruxelles, in bilico il Ronchi-Parigi
Voli che decollano. E voli che affondano. L’aeroporto di Ronchi dei Legionari fa i conti con le ferree regole di Ryanair. La low cost irlandese, che continua ad essere una delle più frequentate in Europa e sul territorio italiano, dal prossimo 29 marzo, quando entrerà in vigore l’orario estivo del trasporto aereo, non riproporrà il volo su Bruxelles che era stato avviato nel 2009, aveva subito uno stop ed era poi ripreso nel marzo scorso.
Il motivo? Il colosso irlandese prevede che ogni collegamento debba garantire la soglia dell’83% di load factor, ovvero di fattore di riempimento dell’aereo, il Boeing 737-800, ai fini di garantire un guadagno e rimanere quindi operativo. Sul Ronchi dei Legionari-Bruxelles la percentuale si è invece fermata al 75%. E così, mancando i passeggeri, Ryanair taglia. Senza pietà.
La storia del volo con la capitale europea, del resto, è sempre stata sofferta. La società irlandese, dopo la partenza nel 2009, aveva infatti deciso di sospendere il collegamento con Bruxelles-Charleroi in virtù di un’operazione dedicata al risparmio che puntava soprattutto a mettere a terra cento velivoli e “rischierarne” molti sulla nuova base di Roma Fiumicino.
Lo scorso marzo, però, a fronte di continue pressioni e non poche missioni a Dublino, i vertici del “Pietro Savorgnan Di Brazzà” avevano conquistato la ripresa del collegamento che era durato sino alla fine del 2014. I dati a disposizione “parlavano” di 25mila passeggeri l’anno per un volo che veniva operato due volte alla settimana. Numeri insufficienti per Ryanair. E quindi, da fine marzo, chi lavora nella capitale belga o pensa di trascorrervi qualche giorno di relax dovrà rivolgersi altrove.
Non solo brutte notizie, però. Se rimane ancora un punto di domanda sulla ripresa estiva del volo per Parigi, Ryanair garantisce sin d’ora che da fine marzo tornerà ad essere giornaliero il volo per Londra Stansted, riprenderanno quelli con Alghero e Valencia e non subiranno flessioni quelli su Trapani e Bari che, anche nel periodo invernale, hanno confermato l’ottimo indice di gradimento da parte del pubblico.
La compagnia guidata da Michael O’Leary pone da sempre grande attenzione alla ridistribuzione della propria flotta sul territorio italiano. E dunque, durante la stagione invernale, lascia da sempre a terra centinaia di aeromobili su rotte meno trafficate e, quindi, meno remunerative. Il vettore è presente a Ronchi dei Legionari dal 2001, ovvero da quando ha avviato il collegamento diretto con la capitale inglese che, prima di allora, veniva gestito da British.
Ora l’aeroporto del Friuli Venezia Giulia guarda alla stagione estiva e, possibilmente, ad una ripresa dei voli dopo un inverno che non è stato troppo florido. Anzi. Conforta allora l’annuncio della spagnola Vueling che, da giugno, collegherà Ronchi dei Legionari con Barcellona, altro aeroporto lasciato libero da Ryanair.
Il prossimo obiettivo sono i voli charter: quelli che trasporteranno gli abitanti del Friuli Venezia Giulia verso le più note località balnerari del Mediterraneo, ma anche quelli che porteranno gli stranieri del Nord Europa alla scoperta del Friuli Venezia Giulia. Il presidente, Sergio Dressi, ormai alla scadenza del suo mandato che si concluderà ad aprile, punta molto sui voli charter. E, nonostante le frizioni con l’azionista Regione, sta continuando a lavorare per portare a Ronchi dei Legionari nuovi voli e far decollare il polo intermodale dei trasporti.
Su questo versante si è finalmente giunti all’indizione della gara d’appalto e la speranza è che non ci siano altri ostacoli nel cammino prima di affidare i lavori. Ronchi dei Legionari ricaverebbe notevoli vantaggi da questa realtà attesa ormai da troppo tempo.
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