Addio ticket sanitari per 139 esami
TRIESTE. Sono 139 le prestazioni sanitarie sulle quali i cittadini del Friuli Venezia Giulia non pagheranno più il ticket dai primi mesi del prossimo anno, quando le simulazioni saranno completate, la rivisitazione dell’Isee definita, le pratiche burocratiche a buon punto. Tra le altre, esami molto comuni come quelli del colesterolo e dei trigliceridi, il valore del glucosio e le caratteristiche delle urine, prestazioni al di sotto dei 5 euro, la soglia fino alla quale la giunta Serracchiani – contestualmente all’abolizione generalizzata per gli utenti con Isee inferiore ai 15mila euro – ha deciso di cancellare il superticket da 10 euro su tutte le ricette del Servizio sanitario regionale.
In Fvg il tariffario delle prestazioni sanitarie pubblicato nel sito della Regione contiene 2.101 prezzi. Dal test del sudore che costa 1,10 euro ai quasi 4mila euro necessari per la sostituzione definitiva di peace-maker. In mezzo una serie lunghissima di analisi, esami di laboratorio, diagnostica per immagine, terapie riabilitative su cui i cittadini pagano oggi anche i 10 euro di ticket, come imposto da una manovra nazionale del 2011, una cifra che la giunta vuole abrogare (con la copertura in Finanziaria di 5 milioni di euro) per i redditi più bassi (probabilmente al di sotto dei 15mila euro di Isee) e rimodulare, a partire dal 2015, per quelli medio-alti. Il nuovo ticket, nelle intenzioni del governo regionale, verrà rapportato al costo del servizio ricevuto dal Ssr: 1,5 euro per prestazioni tra i 5 e i 10 euro, 3 euro per quelle tra i 10 e i 15 euro e così via fino a superare gli attuali 10 euro nel caso in cui le prestazioni costino oltre i 35 euro, con il massimo di 20 euro per quelle sopra i 70 euro.
Un’operazione su cui la Regione ha convinto dopo una lunga trattativa il ministero producendo dati che dimostrano come le fasce deboli della popolazione in vari casi rinunciano a cure e accertamenti e dunque non pagano né la prestazione né il ticket. Con una rimodulazione che riduce il balzello per una parte non indifferente del tariffario, alzandolo fino a 20 euro per le prestazioni più onerose (ma meno frequenti) si ipotizza un sostanziale pareggio dei conti. Il ticket ribassato rispetto ai 10 euro di oggi riguarderà 1.243 prestazioni, circa il 60% del totale, sommano le 139 esenzioni, le 338 prestazioni tra i 5 e i 10 euro, le 257 tra i 10 e i 15 euro, le 210 tra i 15 e i 20 euro, le 124 tra i 20 e i 25 euro, le 107 tra i 25 e i 30 euro e le 68 tra i 30 e i 35 euro.
Per un emocromo completo, la rimozione di un corpo estraneo, una semplice fasciatura ma anche una riabilitazione cardiologica il ticket sarà dunque di 1,5 euro. Per la radiografia di un’arcata dentaria, la medicazione di ustioni e il pap test non supererà i 3 euro. Per l’elettrocardiogramma, l’esame dell’udito, la rinoscopia e la biopsia di una ghiandola toccherà i 4,5 euro. Salirà a 6 euro per l’otturazione di una carie, una biopsia faringea o una radiografia del ginocchio, a 7,5 euro per una visita oculistica, ginecologica o neurologica, come pure per una radiografia del torace, un elettroencefalogramma o una spirometria, a 9 euro per una trasfusione di sangue, la radiografia del cranio, della rotula o della colonna vertebrale. Sommando emocromo, colesterolo, trigliceridi, glucosio ed esame urine, per fare un esempio comune, ai circa 13 euro della prestazione si dovranno aggiungere 4,5 euro di ticket.
Le cose peggioreranno invece nel caso di estrazione chirurgica di un dente, di un’ecografia ginecologica o dell’asportazione di condilomi vaginali (10,5 euro di ticket), mammografia bilaterale, biopsia della mammella, riduzione di una lussazione o rimozione di un calcolo uretrale (13,5 euro). E ancora per l’asportazione di emorroidi, la riduzione delle fratture, l’ecografia cardiaca, l’ecodoppler dei tronchi sovraaortici e il monitoraggio sulle 24 ore della pressione (15 euro), infine per interventi di cura delle cataratte e dei glaucomi, per colonscopie, endoscopie all’apparato digerente, amniocentesi e naturalmente per le costose tac e risonanze magnetiche (20 euro, il ticket più alto del nuovo corso).
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