Addio limite di mandati del presidente della Fipe: Vesnaver vara la svolta
L’attuale direttivo triestino chiede a Roma il via libera alle modifiche dello statuto e punta pure a togliere l’elezione diretta del presidente. Perplessità nella categoria
Lasorte Trieste 13/10/18 - Via Torino, Movida
TRIESTE Se la Corea del Nord ha fatto della buonanima di Kim Il Sung il suo “presidente eterno”, presto la Fipe di Trieste potrebbe avere un proprio presidente, se non eterno, almeno di lunga durata. Grazie alle modifiche allo statuto che saranno richieste alla Fipe nazionale, infatti, l’attuale presidente Bruno Vesnaver potrebbe restare alla guida del sodalizio anche dopo la fine del secondo mandato, in scadenza nel novembre di quest’anno.
Secondo quanto riferito da fonti interne al sodalizio, e confermato nei contenuti anche dallo stesso Vesnaver, il direttivo sta lavorando alla modifica dello statuto che include, tra le altre cose, anche la cancellazione del limite dei due mandati che avrebbe impedito all’attuale presidente di ripresentarsi. Le carte dovranno comunque essere inviate alla federazione nazionale, con la quale il confronto è costante, e che tendenzialmente interviene raramente per bloccare interventi simili a livello locale.
Oltre al tema dei mandati del presidente, c’è la volontà di togliere anche la sua elezione diretta: verrebbe invece nominato dal direttivo, questo ovviamente eletto. E poi ancora si punta all’introduzione di vincoli temporali di iscrizione per potersi candidare.
Tra gli operatori del settore c’è una certa reticenza ad esporsi in prima persona, ma in alcuni albergano perplessità. Vesnaver, imprenditore molto noto nel panorama cittadino, è il volto di alcuni tra i più popolari locali triestini, come “Da Giovanni” o “L’Antica ghiacceretta”. Eletto presidente per la prima volta nell’ormai lontano 2011, vinse all’epoca con 55 voti contro i 20 del rivale dell’ultimo momento, Francesco Deruvo. Nel novembre del 2015 ripeté l’impresa conquistandosi il bis in una tenzone assai più combattuta contro il titolare dell’Antico Caffè San Marco, Alexandros Delithanassis: una partita finita 109 contro 91 a favore di Vesnaver, ma non senza un codazzo di polemiche sulle modalità del voto (vedi articolo in basso).
Alcuni operatori lamentano però pochi risultati nei rapporti con il Comune: l’inasprirsi delle regole sulla “movida”, con orari sempre più ridotti, e ancora le difficoltà con i dehors, sono alcuni tra i motivi riportati.
Certo è che la posizione di presidente dell’associazione è un posto ambito: gli oltre duecento soci del sodalizio costituiscono un peso non da poco nel panorama politico cittadino, e il ruolo apicale della Fipe rende interlocutori rilevanti presso istituzioni pubbliche e private. Il vincolo dei due mandati renderebbe teoricamente impossibile una nuova candidatura di Vesnaver, ma la modifica allo statuto potrebbe aprire la strada a un rinnovo. Al momento comunque nessuno vuole entrare nei dettagli del nuovo statuto che dovrà essere sottoposto al vaglio degli iscritti dopo il via libera dalla capitale.
Se nelle due precedenti elezioni Vesnaver aveva sempre avuto uno sfidante con cui misurarsi, almeno per il momento non si registrano nomi di papabili candidati in vista della “battaglia” per la prossima presidenza. —
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