Addio alla carta: la Regione si dà alle spese “virtuali”
Tutte le spese della Regione in formato digitale. Dall’atto di impegno alla liquidazione, con vantaggi sia economici che temporali. In prima commissione Francesco Peroni illustra il disegno di legge “Razionalizzazione, semplificazione e accelerazione dei procedimenti amministrativi di spesa”, iniziativa della giunta per ridurre il consumo di carta e accorciare i tempi di pagamento della Pa.
Tempi più veloci L’assessore alle Finanze, nell’attesa di verificare il risparmio da efficientamento («Riguarderà soprattutto i costi per il personale»), spiega che lo spirito ispiratore dei 34 articoli, in adeguamento alla normativa nazionale di armonizzazione dei bilanci, monitoraggio dei debiti e certificazione dei crediti vantati nei suoi confronti e di fatturazione elettronica, «è di velocizzare le procedure di allocazione delle risorse per raggiungere cittadini e imprese in tempi adeguati, garantendo nel contempo efficaci controlli sull’azione amministrativa».
Da aprile in digitale I capisaldi del ddl sono tre: la revisione della disciplina della prenotazione dei fondi e delle fasi della spesa; il passaggio dalla carta al digitale; la definizione di un sistema di controlli interni più organico ed efficace. Sin dal Capo I l’obiettivo è quello della semplificazione. In particolare si interviene per ampliare le fattispecie per le quali non è necessario procedere alla prenotazione delle risorse, mentre il Capo II impone a partire da aprile la digitalizzazione dei passaggi.
Controlli più snelli Quello dei controlli è invece il fulcro del Capo III e dell’intera legge. «Se l’obiettivo è di rispondere sollecitamente all’esterno – spiega l’assessore –, è necessario contenere il controllo preventivo sui singoli atti di spesa potenziando forme di verifica successiva». Di qui la previsione in legge di limitare la fase di analisi sugli atti di impegno e su quelli di liquidazione alla sola regolarità contabile da parte dei servizi della direzione Finanze.
Consulenza interna Il ddl dispone peraltro che ciascun centro di responsabilità amministrativa è tenuto ad assicurare la regolarità amministrativa degli atti adottati. Viene così consentito di avvalersi in via preventiva del supporto consultivo fornito dalle direzioni e dalle strutture che, nelle singole materie, hanno specifica competenza: dal servizio centrale unica di committenza all’osservatorio dei lavori pubblici, dalla direzione Finanze all’ufficio del responsabile della trasparenza e della prevenzione della corruzione.
Iter Un controllo successivo, a campione, è poi demandato al servizio Audit incardinato nella direzione generale, con il supporto del segretariato generale e ancora della direzione Finanze. Il sistema di monitoraggio è infine chiuso, in posizione sovraordinata, dai controlli di gestione e strategico che vengono introdotti nell’ordinamento regionale. A respirare sarà soprattutto la Ragioneria generale, sin qui caricata di ogni procedura. Il ddl (su cui la Regione attende un parere della Corte dei conti) ritornerà in commissione, per il parere, il 22 gennaio e dovrebbe approdare in aula il 2 febbraio.
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