Addio al procuratore Zappatori, indagò sulle spese pazze a Palazzo
TRIESTE. È venuto a mancare Maurizio Zappatori, l’ex procuratore regionale della Corte dei Conti che, nei suoi sette anni di mandato in Friuli Venezia Giulia, aveva sviluppato numerose inchieste di primaria importanza, fra cui spiccano quelle relative ai rimborsi-spese dei consiglieri regionali, le cosiddette “spese pazze” di Palazzo.
L’ultimo suo incarico è stato quello assunto nel febbraio del 2015 alla presidenza della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti di Trento, dove è rimasto fino al pensionamento per il raggiungimento dei 70 anni.
Il suo percorso professionale aveva preso il via nel 1986 come magistrato addetto al controllo sugli atti del ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Nel 1996 fu nominato magistrato sostituto delegato al controllo sulla gestione finanziaria dell’Autorità portuale di Genova, ricoprendo negli anni successivi lo stesso ruolo di controllo anche sulla gestione finanziaria dell’Agenzia nazionale per la protezione dell’ambiente prima e dell’Enel poi. Già viceprocuratore generale della Procura regionale della Sezione Giurisdizionale per il Lazio, assunse il primo incarico a Trieste nel 1999, come presidente del Collegio dei revisori dell’Ezit.
Nel 2008 venne quindi nominato procuratore della Corte dei Conti per il Friuli Venezia Giulia. Un incarico che ricoprì fino all’ottobre del 2015, quando venne trasferito alla Sezione giurisdizionale di Trento. Zappatori è stato molto attivo come procuratore regionale in Friuli Venezia Giulia, dove ha appunto avviato e portato a conclusione importanti indagini, come quella di “Rimborsopoli” sull’uso dei fondi pubblici assegnati ai gruppi consiliari tra il 2010 e il 2013.
Fondi destinati a spese di rappresentanza e impiegati talvolta - così era emerso in sede di indagine - per cene, regali e biglietti aerei o per pagare le ruote della macchina, che gli eletti si facevano rimborsare. Gli atti di citazione del magistrato al riguardo sono stati i primi in Italia, così come le relative sentenze.
Nel ripercorrere i suoi numerosi incarichi, il suo curriculum ricorda che è stato pure consigliere giuridico per i ministeri del Tesoro e dei Beni culturali. Nel 1989, in qualità di esperto, era stato anche incaricato dal Dipartimento per il coordinamento delle politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio dei ministri di effettuare uno studio sulle problematiche di natura giuridico-finanziaria nell’attuazione dei programmi integrati mediterranei della Cee.
Dal 1991 al 1992 è stato capo di Gabinetto del ministro della Marina mercantile, e l’anno successivo capo di Gabinetto del ministro per il coordinamento della Protezione Civile. Zappatori, che lascia la moglie e due figli, è stato anche autore di diversi testi giuridico-economici adottati per l’insegnamento di materie giuridiche, finanziarie ed economiche dagli istituti secondari di secondo grado.
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