Addio ai vip “a sbafo” sull’isola di Brioni
POLA. L’affannosa corsa al risparmio e l’altrettanto frenetica caccia di denaro da portare nelle casse dello Stato crato, vuote come non mai, stavolta colpisce persino i privilegi che fino a qualche tempo fa erano circondati da un alone di intoccabilità. E sì, ai tempi della grande crisi, finiscono nel mirino persino le vacanze da sogno sulle Isole Brioni di cui finora potevano beneficiare a spese dei contribuenti numerosi alti funzionari statali, con familiari al seguito.
L’Ufficio statale per la gestione dei beni dello Stato ha infatti decretato una stretta per così dire feriale riducendo drasticamente la rosa dei fruitori. I fortunati vengono di fatto ridotti a tre: il presidente della Repubblica, quello del Sabor e il premier ciascuno con i familiari ristretti.
Alla cerchia possono aggiungersi funzionari statali stranieri ma solo su richiesta di una delle tre massime cariche dello Stato croato. Ad esempio, fino al 15 agosto è in vacanza a Brioni il presidente slovacco Ivan Gašparovic, ospite dell’omologo croato Ivo Josipovi„. Vengono esclusi dalla lista dei privilegiati i presidenti della Corte costituzionale e della Corte suprema con i rispettivi familiari ristretti e soprattutto diversi personaggi delle sfere dell’alta finanza e dell’economia che per tanti anni sono riusciti ad infiltrarsi in virtù di vari sotterfugi.
Sulle Isole Brioni ci sono sei residenze proprietà del governo croato. Per la precisione Villa Brionka, Villa Jadranka, Villa Bianca, Villa Galija, il Castello e la villa sull’Isolotto di Vanga. Queste residenze possono essere prese in affitto per le vacanze da persone fisiche o soggetti giuridici che promuovano gli interessi dello Stato croato. In questo senso la decisione, discrezionale, spetta al governo stesso. Ovviamente l’affitto non è gratis, anzi l’importo è stato ritoccato all’insù.
Una giornata alle ville Bianca, Jadranka e Brionka viena a costare 1.300 euro. Il Castello è l’unica struttura che può affittare camere o appartamenti a singoli ospiti. L’affitto giornaliero dell’appartamento di prima categoria è di 650 euro mentre l’affitto più basso, pari a 33 euro, riguarda le camere.
Intanto si è chiuso il concorso internazionale per la scelta del consulente incaricato di portare a Brioni un investitore interessato alla concessione dei contenuti commerciali e disposto a sborsare 300 milioni di euro per il “face lifting” degli alberghi che al momento non offrono un’immagine troppo decorosa. Non si ancora quante offerte siano pervenute. La relativa scelta verrà fatta il prossimo anno. L’arcipelago che fu dimora del defunto maresciallo Tito resta, dunque, una meta ancora per pochi eletti. Ancora più “eletti” vista la stretta imposta dal governo a chi può beneficiare delle sue strutture a titolo gratuito.
Certo l’arcipelago offre potenzialità turistiche ben al di sopra di quelle attuali. L’importante sarà salvaguardare l’unicità floro-faunistica dell’area e per questo tutti gli eventuali futuri progetti di investimento dovranno fornire garanzie ecologiche ben precise. Il problema è che, di questi tempi, i soldi che girano sono pochi. Insomma il paradiso (delle Brioni) può attendere. (p.r.)
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