Addio a Visintini l’architetto che ripensò l’Ursus in chiave Eiffel

Si è spento a 84 anni l’architetto triestino Claudio Visintini: creatività, rigore, tanta voglia di fare e un buon carattere sono le doti con cui aveva sfondato nella libera professione, travasando...



Si è spento a 84 anni l’architetto triestino Claudio Visintini: creatività, rigore, tanta voglia di fare e un buon carattere sono le doti con cui aveva sfondato nella libera professione, travasando spesso tale esperienza nell’insegnamento, iniziato nel ’70 come assistente di Antonio Guacci e concluso nel 2002 da professore associato di Disegno e Rilievo alla locale Facoltà di Architettura.

Attivo con entusiasmo e tenacia fino all’ultimo, si era distinto in numerosi e prestigiosi progetti, in cui la ricerca storico-stilistica era fondamentale: dagli esordi con l’architetto Carlo Scarpa per il restauro del Revoltella ai molteplici successi conseguiti in associazione con il collega Giampaolo Bartoli, fino ai molti progetti di restauro e nuova edificazione anche all’estero, tra cui quelli realizzati per importanti castelli e ville storiche della Regione, per la Camera di Commercio, Palazzo Stratti, San Giusto, i palazzi Leo ed Eisner - Civrani e i Civici Musei, compreso l’allestimento del cenotafio di Winkelmann. Fino al fascinoso progetto del 2016 per l’Ursus, “ripensato” come una luminosa Torre Eiffel multifunzionale sotto il profilo turistico, la cui realizzazione era rimasta il suo sogno. Le esequie sabato 17 alle 9 in via Costalunga. —



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