Addio a Mariella Marchi Penso, docente, amante dell’arte e anima instancabile del Fai

Si è spenta a 70 anni la storica professoressa del Nordio. Molto nota a Trieste, era attiva in ambito culturale e sociale 
Mariella Marchi Penso
Mariella Marchi Penso

TRIESTE Divoratrice di libri, a tal punto che, d’estate, li leggeva pure in acqua. Con una parola buona sempre per tutti e amante dell’arte. Così verrà ricordata Mariella Marchi Penso, scomparsa nei giorni scorsi all’età di 70 anni dopo una grave malattia. Professoressa di Matematica e Fisica, ha insegnato per anni al Nordio, dove aveva ricoperto anche il ruolo di vicepreside. Le sue prime lezioni le aveva tenute in Alto Adige, dove aveva seguito il marito farmacista, Paolo Penso, conosciuto durante il liceo a Trieste. «All’epoca Mariella percorreva anche 150 chilometri al giorno per raggiungere le scuole che le venivano assegnate», racconta il marito, cui è stata legata per 43 anni.

«Abbiamo condiviso tutto, aiutandoci sempre reciprocamente», sottolinea il compagno della sua vita. Per sei anni aveva ricoperto il ruolo di capodelegazione del Fai di Trieste, portando avanti diverse iniziative. L’ultima, in qualità di consigliere, organizzata l’anno scorso al Golf Club di Grado: una gara, alla quale i partecipanti potevano fare delle offerte, che servivano per i service proposti dalla fondazione, in particolare per il recupero di opere d’arte. Proprio per questo motivo vi era entrata a far parte, affinché potessero essere restaurati beni che altrimenti rischiavano di essere dispersi. Partecipava inoltre con entusiasmo alle iniziative dell’Accademia italiana della cucina, di cui il marito è delegato. Il suo tempo lo aveva dedicato anche ai tre nipoti, Francesco, Giacomo e Maria Cristina, figli della sorella. «Aveva un’adorazione per loro e infatti stavano spesso con noi», evidenzia il marito, che rammenta anche la passione della moglie verso lo sci e il nuoto, sport che aveva iniziato a praticare da giovane. «Nei confronti dell’acqua sentiva un trasporto particolare, le piaceva moltissimo, così come la lettura, a tal punto che, quando faceva il bagno in mare, si portava dietro un cuscino galleggiante per appoggiare il libro che stava leggendo». Proprio in memoria di questo legame e come lei desiderava, le sue ceneri verranno disperse in mare. Diversi sono stati in questi giorni i messaggi di cordoglio giunti da più parti alla famiglia. Tra questi, quello della Delegazione Fai di Trieste, che ha avviato una raccolta fondi al fine di adottare un albero o una panchina in un bene del Fai, affinché «il suo nome resti inciso come messaggio di amore che durerà nel tempo a suo ricordo» (Intestazione: Comitato fai trieste, Iban: IT49L03069096061 00000177761, Causale: In memoria di Mariella).—




 

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