Addio a don Cosulich, storico prof di religione e anima di San Giacomo
TRIESTE Si è spento ieri, a 99 anni, don Mario Cosulich, il sacerdote più anziano della diocesi di Trieste. Instancabile, appassionato studioso di testi sacri, con la sua voce inconfondibile ha accompagnato fino a qualche settimana fa i fedeli che alla domenica ascoltavano la Santa Messa alla radio. Per molti anni cappellano anche del Porto, Cosulich è stato dal 1954 al 1981 parroco di San Giacomo Apostolico.
Nato a Lussinpiccolo, quando compie dieci anni entra nel seminario di Zara, dove frequenta il ginnasio e il liceo. Trasferitosi poi a Gorizia, porta a termine la sua formazione teologica a Roma. Ordinato sacerdote a Lussinpiccolo il 7 marzo 1943, inizia a collaborare come cooperatore parrocchiale nella sua città natale. Sei anni dopo, si vede costretto a lasciare le sue terre, e per conservare la cittadinanza italiana don Mario opta per stabilirsi a Trieste. Accolto calorosamente dal vescovo Santin, ottiene la guida della parrocchia di San Lorenzo a Servola. Un incarico che durerà pochi mesi, visto che nello steso anno a don Mario venne trasferito alla parrocchia di San Antonio Taumaturgo.
Nel giugno del 1951 con decreto del vescovo, don Cosulich diventa amministratore parrocchiale di S. Giacomo Apostolo, mentre la nomina a parroco arriverà soltanto tre anni più tardi. Un ruolo che ricoprirà, come detto, per 27 anni. È durante quegli anni alla guida della comunità parrocchiale di San Giacomo, che il sacerdote decide di affiancare all'impegno pastorale l'attività di insegnante di religione, prima alla scuola elementare di via Giotto e successivamente, per ben ventotto anni consecutivi, al liceo Oberdan. Il 2 febbraio 1965 viene insignito del titolo di monsignore. Dal 1° ottobre 1982 diventa canonico della cattedrale di San Giusto e poco dopo protonotario apostolico.
Benvoluto da tutti per le sue qualità sacerdotali e la sua umanità, don Mario riservava sempre un sorriso e una battuta di spirito a quanti lo incontravano. Le sue parole di sostegno hanno più volte alleviato le sofferenze delle persone anziane e bisognose di conforto. Don Mario ha sempre dato dimostrazione di attaccamento alla sua isola natia, e la notizia della sua scomparsa ha toccato molto anche la comunità di Lussinpiccolo. —
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