Acqua in galleria, a Muggia la giunta corre ai ripari
MUGGIA. «Il raddoppio della galleria? Si farà, ma prima bisogna mettere mano alle infiltrazioni d'acqua che sono un rischio per l'incolumità pubblica». Stefano Decolle, assessore alla Manutenzione del Patrimonio del Comune di Muggia, traccia la linea su uno dei punti focali della viabilità muggesana: la galleria che congiunge il lungomare rivierasco con il centro storico. «Senza fare proclami, possiamo dire che nel bilancio del 2018 la viabilità muggesana dovrà essere rivista una volta per tutte, e per ambire ad un vero ammodernamento è evidente che bisogna restaurare l'attuale galleria raddoppiandone i sensi di marcia», racconta Decolle.
L'allargamento del manufatto lungo circa 320 metri, che di fatto collega il lungomare Venezia con la via Roma, rientra nel nuovo Piano regolatore generale comunale proposto dall'ultima giunta Nesladek sotto l’impulso dell'allora vicesindaco Laura Marzi. Liberare una volta per tutte dal traffico l'area del Mandracchio rimane dunque una priorità dell'amministrazione comunale oggi retta dal sindaco Marzi. La conferma arriva dallo stesso Decolle: «Il raddoppio della galleria ha due fondamentali valenze. La prima riguarda la valorizzazione del Mandracchio, con l'abolizione del traffico veicolare, primo grande passaggio per la riqualificazione della pavimentazione in arenaria al posto dell'asfalto. Poi c'è la questione costa». Con la nascita della "Barcola muggesana", «la necessità di avere un'arteria stradale potenziata, rispetto a quella attuale, che vada a servire tutti i fruitori della costa appare quantomeno necessaria».
Ma prima di arrivare al 2018, il Comune dovrà comunque porre mano alla galleria. O meglio ad una conduttura delle acque meteoriche sita in salita alle Mura che registra delle perdite. «Un intervento necessario perché c'è il rischio ghiaccio all'interno della galleria: purtroppo non abbiamo potuto inserire la spesa nell'ultimo bilancio, ma provvederemo per il prossimo anno», racconta il sindaco Laura Marzi. L'intervento avrà un costo pari a circa 30 mila euro. E l'intervento previsto alla conduttura di salita alle Mure potrebbe risolvere di riflesso la situazione di disagio venutasi a creare in alcuni locali appartenenti ad un gruppo di case site in salita alle Mure. Essendo sprovviste di reti fognarie, alcune case, nei momenti di forte pioggia, si trovano con le cantine allagate a causa dello sversamento dell'acqua di un fiumiciattolo che proviene da un terreno privato. «In particolare una famiglia ha chiesto aiuto, proponendo di far convergere l'acqua del fiumiciattolo proprio nella tubatura che attualmente ha qualche perdita e sulla quale il Comune ha deciso di intervenire», aggiunge Marzi. Attualmente la proposta non è ricevibile, essendo la conduttura già al limite della capienza.
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