Acqua alta e mareggiate: lo scirocco spazza Grado

Sabato 6 dicembre postate le auto dalle zone più a rischio e sistemate le protezioni alle abitazioni. Non si segnalano per il momento danni, ma è atteso il nuovo picco della marea
A Grado sabato 5 dicembre c'è chi, indossando la mascherina, non si è fatto mancare un passaggio in bicicletta, in mezzo allo scirocco e anche alla pioggia, e soprattutto all’alta marea. Fotoservizio Katia Bonaventura
A Grado sabato 5 dicembre c'è chi, indossando la mascherina, non si è fatto mancare un passaggio in bicicletta, in mezzo allo scirocco e anche alla pioggia, e soprattutto all’alta marea. Fotoservizio Katia Bonaventura

GRADO È un’allerta meteo lunga quella che la popolazione di Grado sta vivendo in queste ore. Dopo la bora dei giorni scorsi, l’arrivo dello scirocco ha, di fatto, “bloccato” l’inverno con temperature di nuovo oltre i 10 gradi, oltre all’arrivo dell’acqua alta e di forti mareggiate. Sono maggiormente interessati i residenti nelle zone più basse della città ma fortunatamente i primi due momenti critici sono passati senza gravi problemi: la giornata di sabato 5 dicembre ha visto l'acqua oltre i limiti solo in alcuni punti e la spiaggia, come prevedibile, spazzata dalle onde. Ieri la fascia di allerta per l’area costiera dal giallo è scattata all’arancio.

Una pasegiata sulla spiaggia mentre in centro il tradizionale presepe del porto, vista l’alta marea, era rasente alla strada; l’acqua è uscita in qualche punto, specie nella notte, tutte le precauzioni a tutela di mezzi e abitazioni sono state prese a Grado. Fotoservizio Katia Bonaventura
Una pasegiata sulla spiaggia mentre in centro il tradizionale presepe del porto, vista l’alta marea, era rasente alla strada; l’acqua è uscita in qualche punto, specie nella notte, tutte le precauzioni a tutela di mezzi e abitazioni sono state prese a Grado. Fotoservizio Katia Bonaventura


L’acqua è in ogni caso uscita nei punti più bassi di qualche centimetro senza causare danni di alcun genere. Del resto chi abita nelle zone basse non appena viene diffuso l’avviso, sistema immediatamente le tavole di protezione davanti alle proprie abitazioni. Inoltre c’è anche un servizio molto importante, che deve essere ovviamente perfettamente attivo, ed è quello delle ambulanze che a Grado sono quelle utilizzate dalla Sogit che effettua il servizio per conto del 118.

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Ecco perché, come accaduto in passato, invece di rimanere nella sede del distretto sanitario i mezzi sono stati condotti in parcheggio fino in zona Città Giardino che è più alta. Inoltre, proprio per poter muoversi anche nel caso di fenomeno d’acqua alta importante, è stato rimesso in moto il fuoristrada che consente di spostarsi anche in particolari difficili condizioni.

Una pasegiata sulla spiaggia mentre in centro il tradizionale presepe del porto, vista l’alta marea, era rasente alla strada; l’acqua è uscita in qualche punto, specie nella notte, tutte le precauzioni a tutela di mezzi e abitazioni sono state prese a Grado. Fotoservizio Katia Bonaventura
Una pasegiata sulla spiaggia mentre in centro il tradizionale presepe del porto, vista l’alta marea, era rasente alla strada; l’acqua è uscita in qualche punto, specie nella notte, tutte le precauzioni a tutela di mezzi e abitazioni sono state prese a Grado. Fotoservizio Katia Bonaventura


A proposito di mezzi c’è da segnalare che, come sempre accade, gli automobilisti residenti nelle zone maggiormente a rischio hanno portato le loro vetture in parcheggio all’isola della Schiusa, oppure nella zona di piazza Biagio Marin o in Città Giardino. Al di là delle barche e dei motoscafi, compresi quelli per Barbana, che in casi come questi si notano a raso della strada vicino al porto, c’è da dire che a creare l’identica immagine è anche il presepe galleggiante ormeggiato nel mandracchio.



La cronaca di questa ondata di maltempo è iniziata lo scorso venerdì di buon mattino quando nell’Isola i volontari della Protezione civile avevano già sistemato i pannelli con gli avvisi del possibile pericolo. L’allarme è scattato a ogni modo dopo la mezzanotte di venerdì quando, ancor prima dell’orario presumibile del picco di alta marea, l’acqua ha iniziato a salire tant’è che i volontari hanno iniziato a girare per le strade a maggior rischio con i loro mezzi azionando le sirene per avvisare tutti che l’acqua stava iniziando a invadere le strade.

Ma, come in modo sorprendente l’acqua si è innalzata all’improvviso, invadendo fortunatamente solo di qualche centimetro le zone più basse attorno al porto, così il vento e il mare hanno girato all’improvviso direzione tanto che, dopo un periodo di stasi, verso le 3.30 l’acqua era rientrata nei limiti.

La notte fra venerdì e sabato ha visto, dunque, impegnati una decina di volontari della Protezione civile che hanno effettuato opera di prevenzione, allertamento e di supporto e dopo solo qualche ora di sonno hanno ripreso l’attività in concomitanza con il nuovo picco di ieri verso mezzogiorno. È andata ancora una volta bene: solo un po’ d’acqua uscita di qualche centimetro nei punti più bassi.—


 

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