AcegasAps verso le nozze con Italgas

Imminente il via alla joint-venture sulla distribuzione del metano: sarà il primo gruppo del Nordest
20050512 - ROMA - ECO - GOVERNO: NOMINE; VERSO SCARONI ALL'ENI E CONTI AD ENEL. L'amministratore delegato dell'Enel, Paolo Scaroni, in un recente immagine. Paolo Scaroni amministratore delegato dell'Eni e Fulvio Conti amministratore delegato dell'Enel. Sarebbe questo - secondo quanto si apprende - l'accordo raggiunto, al momento, all'interno del Governo per il rinnovo dei vertici delle due societa' energetiche e che sara' comunque oggetto domani di un ulteriore passaggio al Consiglio dei Ministri. ARCHIVIO - ANSA - KRZ
20050512 - ROMA - ECO - GOVERNO: NOMINE; VERSO SCARONI ALL'ENI E CONTI AD ENEL. L'amministratore delegato dell'Enel, Paolo Scaroni, in un recente immagine. Paolo Scaroni amministratore delegato dell'Eni e Fulvio Conti amministratore delegato dell'Enel. Sarebbe questo - secondo quanto si apprende - l'accordo raggiunto, al momento, all'interno del Governo per il rinnovo dei vertici delle due societa' energetiche e che sara' comunque oggetto domani di un ulteriore passaggio al Consiglio dei Ministri. ARCHIVIO - ANSA - KRZ

TRIESTE. Si rafforza l’alleanza tra Eni e Acegas-Aps. Dopo l’intesa di un anno fa sull’acquisizione delle attività energetiche di Iris Gorizia, dovrebbe concretizzarsi a giorni, probabilmente già prima di Pasqua, una seconda joint-venture, stavolta sulla distribuzione del metano, tra la multiutility giulian-padovana e Italgas. Concretamente, il memorandum sul tavolo dell’amministratore delegato di Eni Paolo Scaroni prevede che i due partner uniscano le rispettive reti possedute nelle province di Trieste, Padova, Gorizia, un totale di 470mila utenti e consumi per circa un miliardi di metri cubi. Il risultato, se la firma arriverà davvero, sarebbe la nascita del principale gruppo metano nel Nordest e il settimo operatore a livello nazionale, con un fatturato di 70 milioni di euro e un margine operativo lordo stimato in 41 milioni.

Ma non è solo questione di numeri. In agenda c’è soprattutto una strategia che guarda avanti, al prossimo anno, quando negli enti locali sarà tempo di gare per l'affidamento del servizio di distribuzione di gas naturale e le utilities che si occupano di vendita non staranno certo a guardare. Stando alle indiscrezioni, il memorandum d’accordo prevede una prevalenza di Acegas quanto a quote azionarie, mentre a Italgas verrebbe attribuita la nomina dell’amministratore delegato. Con il timone operativo nelle mani di Snam, la jv punterebbe a incrementare il controllo delle rete sul territorio, a Udine e Treviso per esempio, lì dove la gestione attuale è di Amga e AscoPiave, leader nel Veneto Orientale e peraltro socio di Acegas nella società di vendita gas EstEnergy. Fulvio Zugno, neopresidente del gruppo trevigiano (penalizzato dalle perdite della partecipata Sinergie Italiane, al punto che i profitti risultano in calo del 75% nel 2011 rispetto al 2010), ha recentemente confermato la disponibilità a future collaborazioni a Nordest. L’operazione con Acegas, all’interno di un piano investimenti da 1,5 miliardi di euro, si inserirebbe in un contesto abituale per Italgas.

La società del presidente Giampaolo Zambeletti (al 100% di Snam, vale all’incirca il 35% del mercato italiano, distribuisce 8 milioni di metri cubi di gas), punta a passare, in tempo di gare, dagli attuali 5,8 a 6,5 milioni di clienti, traguardo reso possibile da tutta una serie di alleanze con gli attori locali leader. La prima, Azienda Energia e Servizi, già nel 2000 con i comuni della metropoli torinese, ma nello stesso quadro rientra anche Toscana Energia, fondata nel 2007 e partecipata da Italgas assieme a una novantina di Comuni toscani (che hanno in mano il 51,9% delle quote), un colosso da 114,2 milioni di ricavi, 81,1 milioni di margine operativo lordo e 26 milioni di utile netto l’anno scorso. In uno scenario allargato Acegas-Aps rimane intanto al centro dell’interesse di Hera, holding dei servizi idrici, del gas, dell'ambiente e dell'energia in provincia di Bologna, e Iren, energia, teleriscaldamento, gas, servizi idrici integrati tra Genova, Parma, Piacenza e Torino, entrambe interessate a un’espansione in territorio nordestino. Non sono mancati negli ultimi tempi incontri del presidente Massimo Paniccia e dell’ad Cesare Pillon con il presidente di Hera Tommaso Tomasi di Vignano e il dg di Iren Andrea Viero. Si parla di fusione alla presenza anche dei sindaci di Trieste Roberto Cosolini e Padova Flavio Zanonato.

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