Accuse a Rovis su Ttp: Boniciolli davanti al gip
di Corrado Barbacini
L’accusa dell’ex presidente dell’Authority Claudio Boniciolli era pesante: «A Trieste c’è una “cupola” che ha tentato di fare il possibile e l’impossibile affinchè non andasse in porto l’operazione Trieste terminal passeggeri». Era l’11 novembre dello scorso anno. E Boniciolli aveva puntato il dito in particolare contro Paolo Rovis, assessore allo sviluppo economico della Giunta Dipiazza. L’amministratore pubblico lo aveva querelato per diffamazione.
Il pm Maddalena Chergia adesso gli chiede conto di queste dichiarazioni ritenute lesive. Boniciolli comparirà, nella veste di imputato, davanti al gip Laura Barresi il prossimo 27 gennaio, per rispondere appunto del reato di diffamazione aggravata: dovrà riferire le prove secondo cui Rovis avrebbe «tentato insieme ad altre persone di condizionare i valutatori della società». Il riferimento è quello relativo alla stima sul valore di Ttp (3 milioni e 900 mila euro) effettuata da due esperti ai quali si era rivolta l’Authority: Giorgio Brunetti, professore emerito della Bocconi e Fabio Buttignon, docente di economia aziendale all’Università di Padova. Era stato lo stesso Rovis a querelarlo all’indomani del lancio di quelli che erano stai definiti veri e propri siluri mediatici. Quale era l’intento di questa «cupola» secondo Boniciolli? Quello di sminuire e deprezzare il valore della società affinché soggetti presumibilmente locali potessero acquisirla «per un bianco e un nero». Quelle frasi erano state pronunciate nel giorno dell’apertura delle buste con le indicazioni delle offerte. Aveva vinto, pagando 4 milioni e 200 mila euro, 300 mila in più della base d’asta, la cordata composta da Unicredit. Costa Crociere, Assicurazioni Generali, Giuliana bunkeraggi e Reguardia costruzioni. Nella querela che ha innescato il procedimento penale - presentata per suo conto dall’avvocato Sergio Mameli - Rovis si era definito bersaglio di «affermazioni false, altamente lesive della reputazione sia della persona, sia dell’amministratore pubblico, e suscettibili di valenza penale». Il pm Chergia nella richiesta di rinvio a giudizio indica chiaramente che Boniciolli «offendeva la reputazione di Paolo Rovis». Come fonti di prova lo stesso magistrato indica tra le altre le dichiarazioni rese agli investigatori delegati da Giorgio Brunetti e Fabio Buttignon, i due esperti, che appunto secondo Boniciolli erano stati “aggrediti” dalla “cupola” per indurli ad abbassare il prezzo di base d’asta di Ttp. «Le gravissime affermazioni - aveva commentato all’epoca Rovis - mi vedono coinvolto assieme ad altri esponenti istituzionali: Maurizio Bucci, Paris Lipi, Sergio Dressi e Guerrino Lanci». Ma poi l’unico che aveva sporto querela era stato Rovis. Ora la parola spetta al giudice Barresi.
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