Accredito delle pensioni in banca: «No alle file davanti agli sportelli»
TRIESTE In banca si accede per appuntamento. E solo se davvero necessario, visto che il bancomat può essere un utile alleato alla cassa del supermercato, una delle poche attività aperte in queste settimane di lockdown causa coronavirus. La segretaria generale Fisac Cgil del Fvg Elisabetta Faidutti vede il primo aprile sul calendario e lancia un appello alle migliaia di pensionati della regione: «Non vadano allo sportello per ritirare soldi, inutile provocare assembramenti».
Se in posta è stato possibile scaglionare le presenze dal 26 marzo, l’avvio da oggi dell’accredito delle pensioni nelle banche fa temere che tanti anziani, abituati a utilizzare i contanti per i vari pagamenti, possano mettersi in coda agli sportelli per prelevare denaro, o in cassa o ai bancomat fuori dalle filiali, creando così assembramenti.
Crédit Agricole FriulAdria fa sapere perciò di avere organizzato appuntamenti dedicati per chi allo sportello ci dovrà proprio andare, con la possibilità di ritiro del contante oggi per i cognomi dalla A alla F, domani per quelli dalla G alla P e venerdì per quelli dalla Q alla Z. Luca Occhialini, presidente di BancaTer e della Federazione delle Bcc regionali, informa a sua volta che il mondo del credito cooperativo ritiene di poter gestire al meglio l’afflusso alle filiali, «previo appuntamento telefonico». Lo stesso messaggio arriva da Credem. Per coloro che non sono in possesso della carta bancomat o che abbiano eventuali inderogabili esigenze è stata attivata l'organizzazione del ritiro pensioni in filiale, ma solo al mattino e su appuntamento per evitare assembramenti.
Filiali invece aperte anche al pomeriggio, da oggi a venerdì e sempre per appuntamento, per UniCredit, mentre Intesa Sanpaolo sta contattando i clienti per organizzare gli incontri in base agli orari degli sportelli. Ferma restando per tutti, come da protocollo sottoscritto il 24 marzo tra Abi e organizzazioni sindacali, la necessità di adottare le misure di sicurezza. Il ritiro diretto della pensione in banca, da parte di chi non usa la strada dell’accredito in conto corrente, interessa circa un migliaio di persone in Fvg. Ma è molto più vasta la platea dei pensionati che preferiscono avere i soldi in tasca pur se in possesso del bancomat.
«Anche chi ce l’ha, ed è spesso poco incline al suo utilizzo – osserva Faidutti –, si presenterà comunque allo sportello domani (oggi per chi legge), nel giorno dell’emissione della pensione per ritirare il denaro in contanti, con il risultato di creare, in questo delicato momento, una situazione potenzialmente pericolosa». Di qui, oltre agli inviti a utilizzare nei giorni successivi il bancomat e a prendere appuntamento via telefono, la segretaria Fisac Cgil Fvg non dimentica di tener conto che le pensioni saranno eventualmente a disposizione anche nei giorni a seguire, e non certo solo oggi. La stessa linea pure di Abi che a sua volta già nei giorni scorsi ha rivolto «un appello ai pensionati a non recarsi nelle filiali bancarie, utilizzando i canali che non richiedono presenza fisica e i bancomat all'esterno», non solo oggi ma nei giorni successivi proprio per evitare assembramenti.
Sempre rivolta ai clienti, Faidutti non dimentica infine di ricordare che le assicurazioni hanno allungato i tempi della copertura a scadenza della polizza da 15 a 30 giorni (sempre che non si cambi compagnia). Nota critica, tuttavia, per banche e assicurazioni che «hanno illegittimamente imposto le ferie a gruppi di lavoratori che già erano stati messi in sicurezza con lo svolgimento dell’attività in smart working o in remoto». —
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