Accordo sulla vertenza Electrolux. Niente taglio del salario ma riduzione monte ore sindacale
La vertenza Electrolux è vicina all’accordo. Nell’incontro di Roma con il ministro dell’Economia, Federica Guidi, i vertici dell’azienda, i segretari generali dei metalmeccanici Maurizio Landini (Fiom-Cgil), Giuseppe Farina (Fim-Cisl), Rocco Palombella (Uilm-Uil) è stato sottoscritto un verbale di accordo su alcuni nodi cruciali rimasti insoluti che permetterà alle parti di riprendere oggi la trattativa con la prospettiva di arrivare a una conclusione positiva della vertenza. «Nella vicenda Electrolux, ognuno sta facendo bene la sua parte - ha detto il ministro Guidi -. Il governo e le Regioni, attraverso la decontribuzione e il finanziamento agevolato alla ricerca; l’azienda, con un piano di investimenti consistente e l’impegno a ridurre al minimo l’impatto occupazionale; i sindacati e i lavoratori accettando contratti di solidarietà e flessibilità». Mercoledì le parti si ritroveranno al Tavolo generale presso il Ministero, con la partecipazione dei presidenti delle Regioni, per la ratifica dell’intesa complessiva che giovedì verrà presentata al primo ministro Matteo Renzi a Palazzo Chigi. Alla base dell’accordo nessun licenziamento Gianluca Ficco, coordinatore nazionale del settore elettrodomestici della Uilm, riferisce che non ci sarà «nessun taglio di salario e nessuna riduzione delle pause nelle fabbriche in cui ci saranno incrementi del numero dei pezzi-ora, ma esclusivamente della pausa aggiuntiva a Porcia che passerà da 10 a 5 minuti». Forte sarà la riduzione del monte ore sindacale: -60% a partire dal 2015; nessun taglio delle ore di assemblea.
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