Accolto il ricorso contro l'elettrodotto

MORTEGLIANO. Il Consiglio di Stato ha dato ragione ai ricorrenti contro l’elettrodotto aereo Redipuglia-Udine Ovest in costruzione da parte di Terna Spa: contenti i Comuni interessati e il Comitato per la vita del Friuli rurale (che ha raccolto la protesta di oltre 250 privati) i quali erano stati sconfessati dal Tar nel 2014.
La notizia l’ha diffusa il sindaco di Mortegliano Alberto Comand ai colleghi di Basiliano, Lestizza, Pavia di Udine, Palmanova, Trivignano Udinese e San Vito al Torre. I lavori su 39 chilometri di linea sono avanzati, con i piloni di 61 metri in parte già collegati con fili. Quali conseguenze avrà ora la sentenza?
Il Tar del Lazio aveva respinto tre distinti ricorsi (dei sette Comuni, dei privati, del notaio Rubini) in cui si lamentava «eccesso di potere e difetto di motivazione» in quanto il parere contrario della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici del Fvg - la quale suggeriva l’interramento per rispetto al paesaggio e alle sue peculiarità - era stato successivamente cambiato in parere favorevole dal Ministero per i beni e le attività culturali.
L’impatto negativo rilevato dalla Soprintendenza riguardava «il deturpamento in prossimità dei corsi d’acqua (Cormôr, Torre, Isonzo, Roggia di Udine, Mille Acque), con irruzione nel campo visivo di sostegni e cavi, elementi anomali per consistenza e altezza rispetto alla matrice agricola e naturalistica del paesaggio e che in nove casi dovrebbero, per rispettare la sicurezza del volo, essere dipinti di bianco e arancione».
Inoltre si evidenziava «un rilevante esbosco di specie arboree di alto valore naturalistico ed ecologico». Perciò la Soprintendenza aveva proposto l’interramento nelle fasce sottoposte a tutela. La nuova sentenza conferma lo «sviamento di potere» del Ministero sul parere espresso dalla Soprintendenza.
Comand, facendosi interprete dei colleghi sindaci e dei cittadini contrari all’infrastruttura, esprime «soddisfazione per l’accoglimento dei ricorsi.
Abbiamo sempre creduto sulla violazione dei principi normativi nel corso della procedura e il Consiglio di Stato lo ha confermato. Adesso ci aspettiamo che l’ordine impartito all’autorità amministrativa di dare esecuzione alla sentenza abbia compimento».
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