Accoltellamento per vendetta e regolamento di conti ai portici di Chiozza a Trieste: caccia aperta ai quattro aggressori

I due fendenti al diciottenne kosovaro, ancora ricoverato a Cattinara, inferti alla fine dell’ennesimo scontro fra bande di origine balcanica

Gianpaolo Sarti
I portici di Chiozza dove è avvenuto l’accoltellamento Foto Lasorte
I portici di Chiozza dove è avvenuto l’accoltellamento Foto Lasorte

Una vendetta, un regolamento di conti tra gruppi di giovani. L’accoltellamento di domenica pomeriggio in pieno centro, avvenuto nei pressi della fermata dei portici di Chiozza (e non in largo Bonifacio come sembrava in un primo momento), non è un episodio isolato. Stando agli accertamenti si tratterebbe dell’ultima puntata – la più sconcertante – di una sorta di faida in corso tra bande composte sia da maggiorenni sia da minorenni, perlopiù ragazzi di origine balcanica. Gruppi che nelle scorse settimane si sarebbero già fronteggiati in altre zone della città, in particolare in piazza Goldoni e nelle vie limitrofe, con agguati e pestaggi avvenuti in mezzo alla strada.

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Due coltelli sequestrati, a fianco l’intervento delle Volanti di domenica scorsa (foto Lasorte e Silvano)

Sul caso di domenica pomeriggio sta ora indagando la Squadra mobile della Questura di Trieste. La vittima, un diciottenne di nazionalità kosovara, ha subìto due coltellate alla schiena nella parte dorso-lombare. Il giovane è ancora ricoverato all’ospedale di Cattinara, ma fortunatamente non versa in gravi condizioni: le due ferite non sono profonde e quindi il paziente dovrebbe recuperare in poco tempo. Gli indumenti che indossava, una maglia e un giubbotto, hanno attutito la forza dei fendenti.

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Le volanti della Polizia di Stato con l’automedica del 118 poco dopo l’aggressione Foto Massimo Silvano

Il fatto si è verificato sotto gli occhi dei passanti e di chi stava aspettando l’autobus in quel momento. Erano circa le 15.30: prima dell’accoltellamento vero e proprio i due gruppi avevano cominciato a insultarsi, poi a picchiarsi.

All’improvviso uno dei giovani ha estratto l’arma e ha inferto due fendenti alla schiena di un coetaneo. La vittima ha percorso qualche passo verso il vicino largo Bonifacio e si è accasciata a terra, sanguinante, nei pressi delle panchine che costeggiano la fontana.

Gli aggressori, intanto, sono scappati prendendo la direzione di viale XX Settembre e di via Muratti. Stando ai testimoni erano in quattro. Il numero è stato confermato dalla Questura.

La Squadra mobile è a caccia dei responsabili. Il momento dell’accoltellamento è stato peraltro ripreso da una delle telecamere installate in quella zona. Si vede uno dei giovani mentre sferra i due fendenti. Dalle immagini sembra che stia tirando due pugni, ma in realtà sono coltellate.

Le indagini si stanno ora focalizzando sui gruppi di ragazzini di origine balcanica, in particolari kosovari, che frequentano la zona iniziale del viale, di piazza Goldoni, di Scala dei Giganti e di piazza Garibaldi. Si tratterebbe di volti noti in quegli ambienti giovanili.

Domenica pomeriggio, proprio dopo l’accoltellamento, un altro gruppetto di ragazzi sarebbe andato alla ricerca degli accoltellatori chiedendo informazioni ai coetanei che incontravano in piazza Goldoni. Un tentativo, evidentemente, per vendicarsi. —

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