Accoglienza minori il nuovo centro in vicolo del Fante

Lo gestirà l’associazione Italia Pakistan. In un appartamento sarà ospitata una decina di ragazzi. Il plauso di Bullian
Bonaventura Monfalcone-06.03.2021 Vicolo del Fante-Nuovo centro di accoglienza-Turriaco-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-06.03.2021 Vicolo del Fante-Nuovo centro di accoglienza-Turriaco-foto di Katia Bonaventura

Laura Blasich / turriaco

A Turriaco l’accoglienza diffusa dei richiedenti asilo si amplierà a quella dei minori non accompagnati. L’iniziativa è dell’associazione nazionale Italia Pakistan, che per l’attività impiegherà un immobile in vicolo del Fante, a ridosso del centro del paese. Il Comune ha attestato un’idoneità provvisoria, in attesa della conclusione della ristrutturazione dell’edificio individuato per la creazione di un “gruppo appartamento” per un massimo di 10 minori stranieri non accompagnati. «Il progetto ci è stato presentato qualche mese fa dall’associazione nazionale Italia Pakistan – afferma il sindaco di Turriaco Enrico Bullian –. Vediamo con favore questi piccoli gruppi appartamento che consentono migliori politiche di integrazione di questi ragazzi che si trovano in situazioni di fragilità». Anche se l’associazione si rivolge nella propria attività in via prioritaria alle relazioni con pakistani, per l’amministrazione locale «rimane importante mantenere un’impostazione universalista verso chi si trova nella condizione di poter entrare nel centro, non riferendosi a un’unica etnia o nazionalità».

È quanto sta avvenendo per il centro di accoglienza straordinario attivo in una porzione dell’ex caserma dei carabinieri di via 5 Giugno che in 5 anni ha visto la presenza di afghani, pakistani, iracheni, iraniani (per un massimo 12 ospiti nello stesso momento). «Continuiamo con il pragmatismo dell’accoglienza diffusa a basso impatto. Grazie a questo progetto, è in ristrutturazione un immobile inutilizzato da una decina di anni – rileva Bullian – e ci saranno diversi educatori del territorio che a turno accompagneranno 24 ore al giorno i minori. I ragazzi frequenteranno le nostre scuole, rappresentando un aiuto al contrasto del calo demografico». Per il Comune di Turriaco non c’è inoltre alcun costo legato alla struttura: le spese vengono coperte attraverso i pagamenti dei Comuni di identificazione dei minori che dovessero utilizzare il servizio. Come il Comune di Monfalcone ha già deciso di fare, peraltro. «Monitoreremo, per quanto possibile e di competenza, la situazione», assicura il sindaco. Per l’amministrazione comunale sarebbe da sanare l’anomalia riscontrata in questi mesi, perché non risulta codificata e operante su scala regionale una apposita struttura di accreditamento dei “gruppi appartamento” per stranieri minori non accompagnati (sull’esempio di quanto avviene per residenze protette per anziani o asili nido). «Riterremmo più corretto una rivisitazione e attualizzazione dell’intero iter – afferma Bullian –, non lasciando la responsabilità in ultima battuta al sindaco, come avviene ora. Noi non ci siamo sottratti alle responsabilità, nonostante le strutture comunali non abbiamo risorse umane da poter dedicare in maniera specifica a tematiche settoriali e complesse come questa». —



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