Abitazioni e supermarket all’ex fabbrica Saul Sadoch

Accolto il progetto della Art 2000 per riconvertire il complesso in residenziale, manca il via libera della parte commerciale in viale Ippodromo e via Pollaiuolo
Lasorte Trieste 21/09/11 - Viale Ippodromo, Ex Sadoch, Amianto
Lasorte Trieste 21/09/11 - Viale Ippodromo, Ex Sadoch, Amianto

TRIESTE

Appartamenti, parcheggio a rotazione, zona alberata e supermercato. Con questo risolutivo intervento, dopo 17 anni, si tenterà di ridare dignità all’area tra viale Ippodromo, via del Pollaiuolo e via Sette Fontane un tempo occupata dalla fabbrica Saul Sadoch. Il progetto è stato presentato al Comune di Trieste dalla Art 2000 srl, proprietaria del complesso che da anni versa in condizioni di totale abbandono. La parte dell’intervento che riguarda la costruzione di una palazzina residenziale, al posto di quelli che furono gli uffici dell’ex azienda cartotecnica, è già stata approvata. Il resto è ancora al vaglio degli uffici comunali.

«Nella bozza presentata all’amministrazione – spiega l’architetto Massimiliaro Marfan, che sta seguendo l’iter per conto della Art 2000 – c’è la proposta di cedere una parte dell’area al Comune per permettere di allargare via del Pollaiolo di 10 metri di ampiezza lungo tutto il suo percorso». La nuova costruzione - da realizzare al posto di quello che oggi è una sorta di grande cortile, con alcune casette abbandonate - dovrebbe ospitare il supermercato e il parcheggio non superando i 5 metri d’altezza.

L’intervento prevede anche una galleria che colleghi il primo tratto di via del Pollaiuolo con via Settefontane, mentre il parcheggio inserito nel progetto è di tipo commerciale, al servizio del supermercato, ma ciò non esclude possibili abbonamenti nella fascia serale per i residenti della zona.

«È un progetto interessante – dice Claudia Ponti, presidente della quinta Circoscrizione – e stimoleremo il sindaco, con le dovute osservazioni, a portarlo avanti. Chi abita questa zona non può più aspettare». Ma il parlamentino rionale ha già chiesto una sospensiva per analizzare meglio il progetto. Il capogruppo del Pdl Roberto Dubs, ad esempio, ricorda come in quell’area era previsto un parco giochi e una zona verde. In attesa dell’approvazione del progetto la Art 2000 ha iniziato a bonificare l’area dall’amianto. In particolare la copertura in Eternit.

«Provvederemo a mettere la struttura in sicurezza tentando di limitare anche gli accessi – dice l’architetto Marfan – e miglioreremo la recinzione visto che, per qualcuno, questa è diventata una discarica a cielo aperto o un dormitorio». I residenti di via del Pollaiuolo unitisi in passato anche in un comitato, accolgono con entusiasmo l’iniziativa. «Era ora – testimonia Piero Belli, un residente – i resti della demolizione di un capannone da anni giacciono in abbandono sul retro del comprensorio con il risultato che ci arriva la polvere nelle abitazioni quando tira la bora. E di conseguenza pure l’amianto. Tornando a casa la sera c’è sempre da aver paura visto chi si nasconde in quel rudere». «Qualsiasi cosa va bene – assicurano Marino Pietronio e Ave Silvestri – basta che tolgano questo obbrobrio».

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