“Abbracci gratis”: partenza in sordina poi via la diffidenza

GORIZIA L’abbraccio, “piccolo gesto quotidiano con l’ambizione a diventare rivoluzionario”, era l’ingrediente base. Una sorta di “qb”, di “quel che basta” come si usa in cucina, per un evento insolito che domenica ha animato piazza Vittoria nel tardo pomeriggio. Qui si è tenuta, con un discreto successo, la prima edizione di “Gorizia “Io mi fido di te, a tu? Abbracci Gratis 2018”. È stata organizzata da Tiziana Macorini, una semplice cittadina, affascinata da una manifestazione che da tre anni gira l’Italia.
In pratica, durante questi incontri ci si stringe con affettuosa partecipazione, niente altro. Sulle prime, è apparsa solo Tiziana con un gran sorriso e un cartello con su scritto “Abbracci gratis”. Poi, piano piano, la gente ha iniziato ad avvicinarsi. I primi a dare l’esempio sono stati amici e conoscenti, poi l’assessore alla Cultura Fabrizio Oreti, di passaggio da quelle parti, e via via i casi più curiosi. Un richiedente asilo è venuto a chiedere cosa significasse la scritta “Abbracci gratis” . “Hughs”– risponde Tiziana in inglese, facendo scattare l’abbraccio. Si associano poi altre due donne dotate di cartello. Su uno la scritta “L’essenziale è invisibile agli occhi”. La curiosità a questo punto si fa più intensa e arrivano in sequenza almeno quattro-cinque signore accompagnate dal proprio cane. Un’altra donna spunta addirittura in auto, parcheggia e dà il suo contributo alla manifestazione. L’abbraccio ormai diventa quasi contagioso, virale, visibile. Qualcuno si congratula per l’idea, altri si fermano a scambiare qualche parola.
Dopo un iniziale e netto diniego, anche lei si piega alle “logiche dell’amore” e si concede. Un uomo dichiara invece di essere “a posto” , pur osservando da vicino l’andamento della situazione. Nel complesso, nessun imbarazzo, la prima edizione di “Io mi fido di te, e tu? ” è andata bene e verrà ripetuta, molto probabilmente in un’altra location. Piazza Vittoria è sembrata infatti troppo grande per attirare l’attenzione facilmente, senza gazebi, banchetti o altro.
Ha funzionato invece il semplice tam tam su internet, oltre a un articolo uscito nelle nostre pagine che ha contribuito all’iniziativa. Tiziana Macorini, goriziana d’adozione che vive e lavora in città, con le sue sole forze ha organizzato tutto, semplicemente avvisando chi, a livello nazionale, ha creato il “format”. Non ci sono voluti insomma tanti sforzi oltre al passaparola. Chi ha voluto ha portato dei cartelli, chi solo la sua disposizione d’animo. —
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