Abbonamenti al Verdi cresciuti del 10 per cento Successo per i concerti
Il Teatro Verdi fa il pieno di abbonati. Rispetto allo scorso anno, infatti, il numero di abbonamenti sottoscritto dagli appassionati è cresciuto del 10 per cento. Un’ottima performance registrata in contemporanea al successo del debutto della Stagione sinfonica 2018 proposta dalla Fondazione lirica, molto apprezzata dalla critica grazie all’interpretazione delle musiche di Beethoven del direttore Pinchas Steinberg e del violinista Sergej Krylov e alla prova dell’Orchestra del Verdi.
L’avvio del ciclo di concerti, come detto, è coinciso con la chiusura della campagna abbonamenti, che ha registrato da un lato un aumento degli abbonati e dall’altro un ottimo risultato della vendita dei biglietti al Teatro durante le prime due rappresentazioni (oltre 1.700 rispetto ai quasi 1.400 dello scorso anno). «Un segnale - afferma il sovrintendente Stefano Pace - che premia le scelte artistiche della stagione 2018, unitamente al grande lavoro fatto per la promozione e per l’avvicinamento al Teatro di nuovi pubblici».
Sul palcoscenico del Verdi, venerdì 21 settembre (alle 20.30) e sabato 22 settembre (alle 18), l’Orchestra della Fondazione si esibirà nel Concerto in re maggiore per violino e orchestra op. 35 di Čajkovskij e, insieme al coro, nel Daphnis et Chloé di Ravel, direttore Nikša Bareza, violino Kirill Troussov. Altri due artisti internazionali hanno quindi scelto Trieste, riconoscendo la qualità della programmazione e dei musicisti e coristi del Teatro: il maestro Baresa nel ricordo del suo debutto in Italia proprio al Verdi nel 1979 con l’opera Mazepa di Čajkovskij; il solista russo Troussov per suonare lo Stradivari “Brodsky” del 1702, con il quale Adolph Brosky eseguì, il 4 dicembre 1881, la prima assoluta del Concerto per violini di Čajkovskij.
«Fra le particolarità di questo secondo concerto - sottolinea il Direttore artistico Rodda - Daphnis et Chloé sarà eseguito nella stesura originale per balletto, Symphonie Choréographique in tre quadri, con la presenza del Coro (diretto da Francesca Tosi), come voluta proprio da Ravel». —
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