A4, terza corsia a ostacoli
Già un anno e mezzo di ritardo. Lavori bloccati sul primo lotto.Quarto d'Altino-San Donà: manca l'ok al progetto esecutivo

di Silvio Maranzana
TRIESTE Viaggia già con un anno e mezzo di ritardo, rispetto al cronoprogramma tracciato alla fine del 2008, la terza corsia dell'autostrada Trieste-Venezia. I lavori del primo lotto, quello tra Quarto d'Altino e San Donà non possono ancora partire. La validazione del progetto esecutivo non è ancora avvenuta. «L'abbiamo consegnato ancora nel maggio scorso, pensavamo fosse questione di qualche settimana», lamentano i reponsabili dell'Impresa costruzioni Mantovani spa che assieme al colosso Impregilo, al Consorzio veneto cooperativo, alla Carron Angelo spa e alla So.Co.Stra.Mo. spa si è aggiudicata la gara per i lavori. Il tratto è lungo 18,5 chilometri e la spesa prevista è di 365 milioni di euro.
La validazione del progetto prevede un doppio passaggio: dapprima con l'esame di un ente certificatore esterno, in questo caso il Rina, poi del comitato tecnico scientifico interno alla stessa struttura commissariale, che è presieduto dall'ingegner Giancarlo Fatteschi. Il primo ha già dato il proprio via libera, il secondo no, anche se, in base alle voci raccolte, potrebbe essere realmente questione di giorni. Fatto sta che nel frattempo, il ritardo accumulato è già tanto. Nel cronoprogramma indicato alla fine del 2008 dall'assessore regionale a Infrastrutture e trasporti Riccardo Riccardi i lavori del lotto Quarto d'Altino-San Donà dovevano partire a inizio 2010 per concludersi nel 2013. Ancora nel giugno scorso, la cordata vincente si diceva pressoché certa di poter aprire il cantiere entro qualche settimana. Finalmente il 22 dicembre i governatori di Friuli Venezia Giulia e Veneto, Renzo Tondo e Luca Zaia hanno posto la prima pietra del lotto. Ma, come purtroppo succede spesso in Italia, si è trattato di un atto puramente simbolico.
«Se anche la validazione arrivasse questa settimana, non è che il cantiere possa funzionare già il giorno dopo», ammettono alla Mantovani. Se si vuole assolutamente vedere il bicchiere per un quarto pieno, va detto che di conseguenza non vi saranno problemi e rallentamenti al traffico nel ponte pasquale e probabilmente nemmeno in quello del Primo maggio. Operazioni preliminari in realtà come lo sfalcio della vegetazione e la bonifica da eventuali ordigni bellici sono già partite, ma sulla carreggiata dove solo qualche settimana fa si era sicuri di poter operare da fine marzo, presumibilmente non si potrà incominciare prima dell'inizio di maggio. Se tutto andrà per il meglio il tratto Quarto d'Altino-San Donà sarà completato a metà 2015 («In meno di quattro anni sarà impossibile», hanno riferito ieri dalla Mantovani). Il cronoprogranmma parlava di fine 2013, un anno e mezzo prima.
Ma non è questa l'unica ombra che si sta allungando sulla A4. Già venerdì il vicepresidente della Regione Luca Ciriani ha denunciato i pericoli insiti all'interno del decreto Milleproroghe, compresa l'eventualità che gli atti del Commissario per la terza corsia debbano preventivamente essere vagliati da ministero e Corte dei conti. La gestione commissariale, pensata come corsia d'accelerazione, si trasformerebbe così in un boomerang che rallenterebbe i lavori fino alla paralisi. L'assessore Riccardi ha annunciato che in settimana si tenterà di risolvere l'inghippo all'interno della Conferenza Stato-Regioni. Sono stati presentati inoltre ricorsi sugli appalti, uno addirittura sul servizio di ingegneria relativo «alle prestazioni del coordinatore per l'esecuzione dei lavori», mentre al Consiglio di Stato pende quello dell'impresa Cdc con un risarcimento previsto di 1,6 milioni di euro a suo favore riguardo al tratto Villesse-Gorizia, l'unico sul quale si sta realmente lavorando, oltre che sul casello di Meolo. Infine, è stato come noto differito da Autovie Venete al 31 marzo il termine per le banche interessate a partecipare alla gara per il finanziamento di 1,8 miliardi della cifra complessiva di 2,3 miliardi che è il costo stimato dell'intera opera.
Di conseguenza è appena alla fase iniziale la progettazione del terzo lotto che va da Alvisopoli a Gonars e del quarto, da Gonars a Villesse, e i cui lavori, dopo le apposite gare, sono stati preassegnati rispettivamente alla friulana Rizzani-de Eccher e all'emiliana Cmb (Cooperativa muratori e braccianti) di Carpi. Deve invece appena essere bandita la gara per la realizzazione del lotto più difficile, il secondo, che si estende per 35 chilometri da San Donà a Alvisopoli.
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