A2a allertata, a Monfalcone riaccesi i gruppi a olio
Alla centrale termoelettrica A2a resta l’emergenza legata al razionamento della fornitura di gas nell’ambito del piano nazionale energetico. Nel solco delle misure straordinarie scaturite in seguito alle condizioni meteo dei giorni scorsi in relazione ai rifornimenti dall’estero di gas, in particolare quello proveniente dalla Russia, anche il sito di Monfalcone è stato inserito nell’elenco degli impianti “allertati” per coprire il fabbisogno nazionale. Significa che l’azienda è tenuta a mantenere in stato di efficienza i due gruppi a olio combustibile, pronti ad entrare in esercizio in caso di eventuali richieste provenienti dal Gestore nazionale della rete. Tutto, pertanto, dipenderà dalle decisioni dell’ente gestore a fronte dell’andamento delle condizioni metereologiche dei prossimi giorni.
La scorsa settimana la centrale è stata mobilitata per tre giornate: martedì notte è stato attivato uno dei due gruppi a olio, che ha fornito energia fino a venerdì sera. Su indicazione dell’ente gestore, infatti, l’impianto a olio cittadino è entrato in rete per garantire la fornitura richiesta. Un evento, è stato spiegato, episodico, per il quale viene mantenuto un accordo preciso, quello di avviare alternativamente uno dei due gruppi presenti nella centrale. Non è la prima volta che tali impianti vengono. Già lo scorso anno entrarono in funzione per una settimana.
Intanto rimane attivo il sistema di “pronto intervento”. Il direttore degli impianti termoelettrici del Gruppo A2a, Massimo Tiberga, ha spiegato: «Si tratta di misure straordinarie, che dipendono dalle specifiche richieste da parte dell’Ente gestore della rete nazionale. Anche i due gruppi a olio di Monfalcone sono stati inseriti, insieme ad altri impianti, nell’elenco delle centrali tenute a garantire la disponibilità per i rifornimenti di emergenza. La condizione resta comunque quella di non attivare contemporaneamente i due gruppi, ma solo alternativamente». Tiberga ha aggiunto: «I due gruppi generalmente rimangono fermi tutto l’anno, ma per questa emergenza siamo pronti a partire per rispondere alle richieste di rifornimento suppletivo. Per questo motivo, gli impianti vanno mantenuti in efficienza».
I gruppi a olio dovranno essere smantellati entro il prossimo anno a causa dell’inquinamento determinato dalle emissioni nell’aria dei residui della combustione. Una questione da tempo all’attenzione della città, per la quale l’azienda, contestualmente alla dismissione dei gruppi alinetati a olio, ha ribadito la volontà di procedere con l’operazione “carbone pulito” o “carbone ipercritico” dopo che l’opzione metano è stata ritenuta non più sostenibile di fronte alle attuali condizioni di mercato.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo