A Zaravecchia apre il salone della nautica

Con 240 espositori e gli italiani al terzo posto delle presenze. Un palcoscenico anche per i porti nautici della costa

POLA Inaugurato oggi, mercoledì 21 ottobre, a Zaravecchia (in croato Biograd na Moru), il 22esimo Salone nautico internazionale, la più importante fiera nautica dell’Europa centrale, Membro Gold dell'Associazione Mondiale degli Organizzatori delle Fiere nautiche (Ifbso). L’evento dunque è rimasto in cartellone nonostante le nuove circostanze dovute al coronavirus e le relative misure epidemiologiche. In ogni caso l’apertura è stata allungata a 5 giorni, in modo di distribuire i numerosi visitatori su un maggiore lasso di tempo, limitando cosi gli assembramenti.

Gli espositori sono 240 con un numero di imbarcazioni sui livelli dell’edizione scorsa, circa 300, quindi praticamente nessun ridimensionamento dovuto alla pandemia. Ha sicuramente giovato in questo senso la revoca delle misure restrittive ai confini da parte della Germania e della Slovenia. Annunciata una buona presenza di espositori italiani per i quali la Croazia è tra i primi cinque Paesi comunitari in cui esportano le loro imbarcazioni. Inoltre l’Italia lo ricordiamo, è il terzo esportatore a livello mondiale di imbarcazioni da diporto e sportive per cui alla fiera in terra dalmata intende ribadire il suo ruolo. L'iniziativa intende incrementare le opportunità commerciali e agevolare l'internazionalizzazione delle aziende partecipanti. Da non sottovalutare l’importanza internazionale della Croazia come destinazione nautica, certamente tra le più gettonate nel Mediterraneo. Nelle edizioni scorse i visitatori del salone si aggiravano sui 15.000, numero difficilmente raggiungibile quest’anno per le note ragioni.

Non manca l’offerta gastronomica a base di specialità della cucina marinara, in ogni modo nel rispetto delle rigorose misure epidemiologiche sul numero massimo delle persone nei vani chiuse onde far rispettare il distanziamento sociale. Negli anni scorsi a far da contorno c’erano i gruppi folk, le klape con le tipiche canzoni dalmate, le coreografie delle majorettes cui quest’anno si deve però rinunciare. —

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