A vuoto la caccia agli sposi: saltano le Nozze carsiche
MONRUPINO. “Questo matrimonio non s’ha da fare”. Lo disse don Abbondio nei Promessi sposi, lo dicono i carsolini triestini oramai rassegnati: per il secondo anno di fila le Nozze carsiche sono state annullate. Come già accaduto l’estate scorsa, la motivazione dello stop forzato ad uno degli eventi più caratterizzanti della tradizione etnico-culturale della provincia triestina, legata alla comunità slovena, è la mancanza di “materia prima”: nessuna coppia si è offerta per prendere parte allo sposalizio più suggestivo del folklore locale. Niente corteggiamento, niente festa per l’addio al celibato, niente cerimonia nella suggestiva cornice del Santuario incastonato come un brillante nel Tabor, la storica rocca di Monrupino.
Ma oltre ad uno smacco culturale, l’annullamento delle Nozze carsiche equivale anche ad una brusca ricaduta economica per il paese. L’evento dal 1968 sino ai giorni nostri ha coinvolto decine di migliaia fra triestini e turisti attratti dal carattere festoso della manifestazione, arricchita da allettanti proposte enogastronomiche: osmize aperte, stand con cibo e bevande tipiche della tradizione carsolina, e poi musica, tanta musica, ad animare per circa una settimana il comune più piccolo della provincia triestina. Un indotto importante per Monrupino e per il Carso in generale. Lo stop di questa edizione, che aleggiava minacciosamente già da qualche tempo, è stato confermato ieri dagli organizzatori composti dalla Cooperativa Nas Kras - Carso Nostro, dal Comune di Monrupino e dalla società culturale Kraski dom: «Dopo l’annuncio pubblico per la ricerca della coppia di novelli sposi, nessuno si è fatto avanti ed i termini sono ampiamente scaduti, quindi abbiamo deciso di puntare alla ricerca di una coppia decisa a convolare a nozze per l'edizione del 2018».
Tra due anni la Cooperativa Carso Nostro celebrerà il cinquantesimo anniversario dalla sua costituzione e dalla contestuale inaugurazione del Museo della Casa carsica: «Si tratterà di un evento importante con le nozze d’oro, per questo dalla primavera fino all’autunno si svolgeranno diverse manifestazioni in ricordo di questi primi cinquant’anni - racconta il presidente di Carso Nostro Edi Kraus -. Auspichiamo che il culmine saranno le nozze carsiche». Dopo l’annullamento della scorsa estate, dunque, a nulla è servito il passaparola tra i giovani morosi carsolini, evidentemente non allettati dal’idea di convogliare a nozze in una cornice che ovviamente significa tanta “fama”, quanto anche tanta “fatica”.
A conti fatti il periodo di crisi delle Nozze carsiche non è una novità assoluta. Già negli anni Settanta vi furono delle annate senza sposalizio. Come risaputo oggigiorno i giovani si sposano sempre meno, come evidenziato anche nei dati Istat di fine 2015, quando i matrimoni in meno celebrati nel 2014, rispetto all’anno precedente, erano pari a 4.300. I giovani preferiscono dunque costituire delle coppie di fatto e non spendere per una cerimonia nuziale che va evidentemente ad incidere sul bilancio familiare. C’è da dire che le spese delle Nozze carsiche sono coperte dall'organizzazione. E quindi? «La formula delle Nozze carsiche, secondo gli organizzatori, deve rimanere uguale e rispettare la tradizione nel rispetto di chi, e sono in tanti, ha investito tempo libero, fatica e dedizione per portare avanti questo progetto», spiega la Cooperativa Carso Nostro. E qualcuno, fa sapere Edi Kraus, ha anche «ipotizzato di ripensare alla organizzazione della manifestazione, magari apportando nuovi elementi, come anche di chiudere definitivamente con le Nozze carsiche vista la mancanza delle coppie di giovani».
Ma la tradizione non si cancella. Al massimo si può congelare, in attesa di tempi migliori. Appuntamento dunque annullato per i prossimi due anni. Monrupino dovrà attendere il 2018 per tornare ad abbracciare la sua manifestazione più amata. Sperando che in Carso torni la voglia di sposarsi e di catapultarsi senza troppe timidezze sul palcoscenico delle Nozze carsiche versione dorata.
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