A Villesse un musical contro i tagli della scuola
VILLESSE. Tagliare fondi alla scuola e alla cultura significa porre in soffitta e far dimenticare all'umanità la propria storia e i personaggi che l'hanno composta. Roba ca cartellino giallo, anzi no, rosso diretto. Cartellino rosso che gli alunni e i docenti della scuola primaria di Villesse hanno mostrato metaforicamente alle istituzioni attraverso il musical con cui hanno denunciato e condannato la cura dimagrante a cui viene sottoposta ultimamente la scuola e la cultura.
Lo hanno fatto in occasione della recita di fine anno scolastico, proponendo, nella sala parrocchiale don Bosco, l'opera “Una notte al museo”, liberamente tratta dall'omonima doppia commedia cinematografica di Shawn Levy. Due ore filate di spettacolo, molto impegnativo per scolaresche e insegnanti, ma ripagato da tanto pubblico, fino al punto che per poter accontentare tutti si è dovuto ricorrere alla doppia rappresentazione, al mattino per nonni e parenti, con ospiti d'onore le scolaresche di Medea, alla sera per i genitori. La trama del musical, semplice ma molto significativa, ha preso spunto dalla decisione della direttrice del museo, che per mancanza di fondi ha intimato al custode di togliere e parcheggiare in magazzino le statue di quei personaggi passati un po' di moda, di cui si parla ormai troppo poco. Sono finiti così in soffitta personaggi come Caterina de Medici e Giovanna D'Arco, ma pure la mummia di Similaun e Nerone. La decisione, però, ha fatto arrabbiare le altre statue, che pur litigando tra loro, hanno concordato sul principio che togliere alcune statue impoveriva non soltanto il museo ma impoveriva ancor più la storia e la cultura, negando all'umanità la conoscenza del proprio passato.
Edo Calligaris
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