A Trieste zone ammorbate da un tanfo misterioso

Si ignora l'origine della puzza, non è il primo caso. Tra le possibili cause, s'ipotizza l'utilizzo di un nuovo aromatizzante per idrocarburi
sterle trieste 01 04 08 VEDUTA AEREA PORTO DI TRIESTE I 4 TRAGHETTI RO RO ORMEGGIATI E I 2 RO RO IN RADA
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TRIESTE A Trieste, o meglio in alcune zone della città (colli di San Giusto, San Vito, Rive, Campo Marzio, Sant'Andrea, Ponziana), ancora tanta puzza e "poco arrosto", o meglio tanta puzza e poche conseguenze reali. Era da tempo che il problema non si presentava più con le proporzioni del pomeriggio del 26 giugno 2017.

L'episodio si è verificato attorno alle 15, a due giorni dal primo allarme: i vigili del fuoco hanno ricevuto numerose telefonate da parte di cittadini allarmati per un intenso quanto nauseabondo odore acre. Cittadini che chiedevano di sapere che cosa stesse succedendo e sollecitavano, ovviamente, un rapido intervento per porre fine all'incoveniente, che destava pure qualche allarme.

Qualcuno ha parlato di zolfo, altri di metano, altri ancora di gas in genere. Le chiamate, oltre una cinquantina, provenivano principalmente da zone prossime al mare. Non tanto da quelle vicine al Porto nuovo, bensì dall'area delle Rive - dalla Sacchetta a piazza dell'Unità -. Ma non sono mancate segnalazioni pure da zone più interne, come via San Nicolò e persino via Fabio Severo.

L’unica ipotesi avanzata dai vigili del fuoco (hanno subito contattato Capitaneria e Arpa) è stata quella dell’odore di un nuovo e più intenso del solito aromatizzante degli idrocarburi. Ma la conferma non è arrivata. Resta, come al solito, il mistero sulla "grande puzza".
 

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