A Trieste tre feste di Capodanno prima dei fuochi in piazza

La festa curata dal Comune prevede concerti dalle 22.30 in Ponterosso, Cavana e via San Nicolò. A mezzanotte raduno davanti al Municipio per i botti e la musica
Paolo Giovannini, Trieste, 31/12/2010 Trieste.
Paolo Giovannini, Trieste, 31/12/2010 Trieste.

di Piero Rauber

Le sacre scritture del programma elettorale che evocavano a più riprese pari dignità tra i più disparati scorci cittadini (a cominciare dalle periferie) rispetto al cosiddetto salotto buono (leggi piazza Unità) il neosindaco del Pd e la sua maggioranza hanno cercato di rispettarle perfino a Capodanno, evento accentratore per definizione.

Il saluto al 2012 che viene per la nottata di San Silvestro, organizzato stavolta dal Comune di centrosinistra dopo dieci anni di scelte in capo al centrodestra, sarà un rituale di strada diffuso, dal sapore vagamente “federalista”: sarà infatti alimentato da tre mini-feste concomitanti in altrettante location, grosso modo equidistanti proprio da piazza Unità, dove poi il tocco della mezzanotte, a colpi di fuochi d’artificio, chiamerà comunque di nuovo a raccolta tutti quelli che avranno deciso di uscire di casa.

La delibera

Così ha deciso la giunta, il governo del Municipio, che ha approvato nel pomeriggio di lunedì una delibera preparata dall’assessore al Commercio Elena Pellaschiar con oggetto, per l’appunto, i dettagli del Capodanno fuori porta. Un lavoro sostanzialmente a tre, fra Roberto Cosolini, la stessa Pellaschiar che ne ha fatto la coordinatrice e Fabio Omero come assessore al Turismo.

La novità dei tre mini-concerti

Il documento, anzitutto, invita i triestini a farsi tranquillamente la loro cena, fra quattro mura o in un locale, perché li stimola ad uscire sul tardi. Il via alle danze è per le 22.30. E parlare di danze non è fuori luogo, giacché tra le 22.30 e le 23.45 sono in programma tre concerti dal vivo in tre postazioni musicali, allestite per l’occasione. La prima è stata individuata in Ponterosso, lato fontana del Giovanin, nella zona corrispondente al mercato, di fronte alla pista di ghiaccio. Lì si esibiranno i Bandomat, che qui, e sono di qui, non hanno certo bisogno di presentazioni.

La seconda mini-festa sarà di scena quindi in Cavana, nell’omonima piazza, su ritmi sudamericani, con il rodato abbinamento costituito dal giovane cantautore brasiliano Binho Carvalho e dai percussionisti di casa nostra della Banda Berimbau. Il terzo e ultimo conto alla rovescia, infine, si terrà all’incrocio di due strade pedonali, via Dante e via San Nicolò. Qui la musica sarà griffata Mambo & Swing Band, il cui repertorio spazia - così si legge sul web - «dagli swing degli anni Venti al sound delle orchestre latine, passando per il boogie, ma propone anche bossanove e ballads per un intrattenimento adatto ad un concerto o ad una festa».

Il ritrovo di mezzanotte

Alle 23.45, come detto, il rito, da “federale” che sarà stato, tornerà ad avere un unico cuore, come vuole la tradizione, in piazza Unità. Alla mezzanotte il 2012 sarà salutato da venti minuti di fuochi d’artificio, e chi vorrà continuare a ballare potrà farlo fino all’1.30 con la musica del dj Ricky Russo.

Le scelte della giunta

«Il proposito - spiega la Pellaschiar - è di andare incontro ai gusti e alle esigenze di tutti in virtù di un’offerta più articolata del solito». «E mi pare un’idea azzeccata», le fa eco lo stesso Cosolini. Che aggiunge: «Ci sarà comunque un bel ritrovo di mezzanotte in piazza Unità, per un Capodanno diverso, comunque allegro ma senza eccessi».

In effetti fanno tre ore di festa in tutto, dal dopo-cena in agenda attorno alle 22.30, fino al coprifuoco dell’1.30. E per eccessi il sindaco, è presumibile, intende tanto quelli alcolici quanto, soprattutto, quelli finanziari.

«La scelta che abbiamo inteso perseguire era comunque di considerare una situazione generale che è sotto gli occhi di tutti quanti, e di cercare di contenere al massimo le spese pur cercando di incrociare le richieste di varie anime della città», esplicita Omero. Che si congeda infine con una battuta: «È vero al tempo stesso che non potremo mai soddisfare tutti. A Ferragosto non abbiamo fatto i fuochi d’artificio e mezza Trieste si è arrabiata. Ora che li annunciamo per Capodanno c’è già chi protesta chiedendo che non si facciano perché così si spaventano cani e gatti...».

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