A Trieste scoppia la Iron Maiden-mania: la grande corsa alla prima fila

TRIESTE Alcuni di loro si aggiravano già ieri per città alla caccia dei musicisti oppure per elaborare la strategia d’attacco per guadagnarsi i posti migliori per il concerto di stasera. Su di loro vegliava il “dio delle transenne”. Sono 10 mila i fan attesi a Trieste per applaudire gli Iron Maiden, che tornano a suonare in piazza Unità dopo due anni. Come la volta precedente, hanno disputato ieri sul campo di Domio una partita di calcio con una squadra locale, terminata con la sconfitta delle rockstar per 8 a 7.
Nel frattempo, per il centro della città i fan inseguivano le voci sulla loro posizione: qualcuno afferma di averli avvistati in piazza Venezia, altri in una taverna del ghetto, una foto prova che abbiano alloggiato a Portopiccolo.
Una comitiva di giovani con cappelli e maglie degli Iron Maiden vagava dalla mattina in cerca dei musicisti preferiti. Nel gruppetto Milof Furlan da Treviso e Frank Travagli da Genova, che gestiscono una pagina Facebook dal nome “Iron Maiden-Italy and glory”. Avevano assistito anche al concerto di due anni fa. «Non abbiamo mai visto la piazza (Unità, ndr) senza un palco – dicono i due –. Un concerto talmente bello, quello del 2016, che nell’album live hanno inserito anche la data di Trieste e la maggior parte dei video su Youtube sembra essere stata girata proprio qui».
Erano in compagnia di Federico, David e Filippo, per il quale si tratta del primo concerto. Per altri, invece, la passione per gli Iron Maiden risale a molto tempo fa. «Sono un fan di vecchia data, il mio primo concerto nel ’95, e sono contento di trovarli sotto casa per la seconda volta in poco tempo», afferma Andrea.
Leonardo da Fermo è al dodicesimo concerto, il terzo del tour attuale, che reputa migliore di quello precedente e maggiormente incentrato sull’album “Piece of mind”. Attorno al perimetro del palco, si tentavano di carpire informazioni preziose dallo staff e si organizzava la logistica dell’assalto per il giorno dopo. Stava studiando tutti i passaggi del suo piano d’attacco Michele Fontana, alias “il dio delle transenne”. In prima fila dal concerto dei Pink Floyd a Roma del ’78, Michele ha festeggiato il suo «trentennale della transenna» coi Simple Minds del 10 luglio a Udine.
«Così ho conosciuto persone molto importanti nella mia vita. Il rock fa comunità», dichiara Michele. Però, al momento di dover conquistare l’agognata prima fila, per qualche istante si è tutti contro tutti e l’esperienza è determinante per il successo. Il “dio delle transenne” può attingere a un vasto arsenale di tattiche, grazie ai suoi studi universitari di psicologia delle dinamiche di gruppo. Oltre a ciò – afferma – si deve seguire anche «la dieta del transennista»: dai due giorni precedenti al concerto, bisogna bere molto, non mangiare grassi, consumare prodotti energetici e frutta. Michele era in attesa dell’amico e rivale Roberto Grechi: sono conosciuti assieme come i “Borg e McEnroe della transenna”. Non hanno nemmeno prenotato una camera in un albergo e hanno trascorso la notte in veglia per mettersi in fila già verso le 4-5 di mattina, per iniziare la loro consueta lotta per la transenna. —
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