A Trieste "sciacalli" si fingono falsi tecnici dell'Ater: «Dobbiamo sanificare l’alloggio»
L’ente ha registrato quattro casi di tentati raggiri negli ultimi giorni. E mette in guardia gli inquilini

La sede dell'Ater
TRIESTE Anziani soli in casa, ancora più fragili in un periodo in cui l’ansia per l’epidemia di coronavirus ingigantisce ulteriormente insicurezze e paure. In città come Trieste e Gorizia, dove il numero di pensionati over 75 è particolarmente elevato, gli anziani soli rischiano di diventare un bersaglio facile per i malintenzionati. Raggiri a domicilio: un fenomeno sempre attuale, ma la minaccia potrebbe accentuarsi in queste settimane di “coprifuoco” proprio perché gli aspiranti truffatori avranno la chance di trovare molto più spesso gli anziani in casa e di sfruttarne l’accresciuta vulnerabilità.
Del resto una persona che vive isolata da giorni può sentirsi sollevata dal contatto umano imprevisto, magari anche solo telefonico, con uno sconosciuto. Insomma, è opportuno evitare di abbassare la guardia e il consiglio vale non soltanto per gli anziani.
La conferma è arrivata ieri con l’allarme lanciato dall’Ater di Trieste. Malintenzionati che si spacciano per dipendenti dell’ente incaricati di effettuare interventi di disinfezione degli alloggi per contrastare il coronavirus. Il tutto esibendo un cartellino, ovviamente falso. Almeno quattro i casi emersi finora e subito segnalati dagli inquilini presi di mira i quali, fortunatamente, sono stati in grado di “fiutare” il tentato raggiro e hanno poi riferito l’accaduto.
«Sono pervenute segnalazioni riguardanti sedicenti operatori che, qualificandosi come tecnici Ater, muniti di cartellino identificativo fasullo e previo appuntamento telefonico, si presentano a domicilio e si introducono nelle abitazioni adducendo come scusa la disinfezione degli alloggi – si legge in una nota diramata ieri dall’Ater triestina per rendere pubblico l’allarme sulle truffe dai falsi tecnici –. Per prevenire eventuali furti, si segnala che nessun dipendente di Ater o di ditta esterna è in questo periodo incaricato della disinfestazione o della disinfezione di alloggi, né tantomeno è incaricato di presentarsi a casa degli utenti». «Vi preghiamo di fare attenzione – si aggiunge nella nota – e di segnalare alle autorità competenti eventuali tentativi di accesso alle proprie abitazioni».
Per ora non sono state formalizzate denunce alle forze dell’ordine, ma il livello di attenzione, come detto, deve rimanere alto anche perché si sta parlando di episodi davvero odiosi considerata l’emergenza nazionale che stiamo vivendo: vero e proprio sciacallaggio.
Intanto, dopo l’entrata in vigore del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri con le ultime misure sul contenimento del coronavirus, il presidente dell’Ater Riccardo Novacco comunica che da ieri e fino a nuova disposizione l’accesso agli uffici è consentito soltanto previo appuntamento. «Si invita l’utenza – sottolinea Novacco – a richiedere l’accesso solo in caso di reale necessità, rinviando ad emergenza conclusa tutti gli altri casi e, comunque, a valutare la possibilità di espletare le pratiche impiegando i mezzi alternativi alla presenza fisica messi a disposizione dall’Azienda a cominciare da telefono, mail, fax e posta». —
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