A Trieste sbarca in città la app dei menù a sorpresa scontati fino al 70%

TRIESTE Sbarca anche a Trieste la app contro lo spreco. “Too Good To Go”, nata in Danimarca nel 2015, consente a bar, ristoranti, forni, pasticcerie, supermercati, piccoli negozi di alimentari e alberghi di recuperare e vendere online – a prezzi ribassati – il cibo invenduto che, come ricorda il nome dell’applicazione, è troppo buono per essere buttato. E permette al tempo stesso agli utenti di fare ottimi affari, contribuendo appunto a frenare lo spreco alimentare. In città, a pochi giorni dall’avvio dell’iniziativa, hanno aderito quattro realtà: il negozio multietnico Curry Mix di via di Torrebianca, Mug di piazza Hortis, il salumificio Sfreddo di via Battisti e la gastronomia Ferdi di via Crispi.
A tutti gli effetti, il nuovo sistema entrerà a regime dalla prossima settimana, come spiegano anche da Mug, da dove «verso la fine della giornata lavorativa – anticipano – verranno inserite, nel nostro caso, proposte per dolci e prodotti salati che non sono stati venduti». Ovviamente, più ampio sarà il numero degli esercenti triestini che nel tempo aderiranno, più intessente diventerà il nuovo sistema per chi si scaricherà la app.
Ma come funziona “Too Good to Go”? I ristoratori e i commercianti che aderiscono all’applicazione possono mettere in vendita le Magic Box, ovvero dei contenitori con una selezione a sorpresa di deliziosi prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti a fine giornata e che non possono essere rimessi in vendita il giorno successivo. Dall’altra parte, i consumatori consultando l’applicazione possono verificare chi mette a disposizione delle proposte, e acquistarle con una semplice selezione, a prezzi minimi, tra i due e i sei euro. Recandosi poi nel ristorante o nel negozio nella fascia oraria specificata, e mostrando conferma dell’acquisto al rivenditore tramite app, potranno ritirare la loro Magic Box e scoprire, solo a quel punto, cosa c’è dentro. Attraverso la app è possibile comunque indicare anche eventuali allergie o tendenze alimentari.
Un acquisto, dunque, “al buio”, ma che può consentire al consumatore di risparmiare fino al 70%, e all’esercente di non vanificare il suo lavoro e di non sprecare cibo e prodotti. Inoltre, per limitare l’uso di imballaggi, i negozi aderenti a “Too Good To Go” incoraggiano i clienti stessi a portare da casa contenitori e sacchetti propri. In Italia dove, ogni anno, si sprecano oltre 10 milioni di tonnellate di cibo, “To Good To Go” ha già raggiunto oltre 140 mila utenti in soli pochi mesi dal lancio nelle città di Milano, Torino, Bologna, Firenze e Verona. In Europa la app è presente in 12 paesi, con oltre 12 milioni di utenti, ed è tra le prime posizioni tra App Store e Google Play. In Italia è stata accolta con grande entusiasmo, permettendo da aprile a luglio di salvare oltre 30 mila pasti che, altrimenti, sarebbero finiti nei bidoni della spazzatura.—
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