A Trieste ronde di Forza Nuova. La Lega plaude Dipiazza e Fi no
TRIESTE Una decina di militanti neofascisti, alcuni di loro con delle casacche rosse, in pattuglia nei dintorni della stazione di Trieste. È la scena che si presentava agli occhi dei passanti venerdì sera durante l’azione dimostrativa di Forza Nuova. È l’ultimo risvolto di quest’estate all’insegna del salvinismo, tradottasi plasticamente nelle strade in una serie di azioni che vanno dalle ronde anti-ambulanti di Casapound alla puntata sulle Rive del vicesindaco triestino Paolo Polidori.
L’azione è stata rivendicata ieri mattina da Forza Nuova Trieste tramite i social network, e ha suscitato reazioni contrastanti nel centrodestra regionale: se il presidente leghista Massimiliano Fedriga tace, l’assessore alla Polizia locale Pierpaolo Roberti apprezza l’iniziativa, pur auspicando che «venga fatta all’interno della cornice della legge Seganti sui volontari». Forza Italia invece prende le distanze, con la coordinatrice regionale Sandra Savino che definisce «esibizione muscolare» l’azione, e il consigliere comunale Bruno Marini pronto a dirsi «preoccupato». Il sindaco Roberto Dipiazza dice: «Non concordo ma comprendo le ragioni». Prefettura e Questura, invece, preferiscono non commentare.
Sui social i forzanovisti raccontano di aver perlustrato la zona di piazza Libertà, del Silos e dell’ex Inps dopo aver avuto segnalazioni addirittura di casi di «prostituzione minorile» fra «ragazze triestine (...) disposte a concedersi in cambio di pochi euro» a «stranieri di origine africana». Nel corso della serata, racconta ancora Fn, i militanti avrebbero avvistato delle persone di colore che, vista avvicinarsi la pattuglia neofascista, han preferito darsela a gambe. Il coordinatore regionale Fn Denis Conte conferma che questa è solo la prima «passeggiata»: «Finora l’avevamo fatto sui bus, ora intendiamo accendere un riflettore sul degrado e in caso di necessità chiamare le forze dell’ordine».
Il presidente Fedriga non commenta la vicenda, ma l’assessore Roberti spende parole di lode: «Non ci vedo nulla di male - dice -. Anche se ricordo che abbiamo una legge che prevede i volontari per la sicurezza, passata indenne all’epoca Serracchiani, e preferirei che iniziative del genere venissero fatte all’interno di quella cornice. Ma se questi volontari non intervengono direttamente e si limitano a chiamare le forze dell’ordine, sono solo un occhio in più sulla città». Restando in ambito leghista, il vicesindaco di Trieste Polidori, citato esplicitamente come esempio positivo da Conte, commenta: «Richiamare all’ordine quando qualcuno viola le regole è un atteggiamento auspicabile, purché non si usurpino le funzioni della polizia. Lungi da me istigare nessuno, ma bisogna essere intellettualmente disonesti per vedervi delle ronde».
Il primo cittadino Roberto Dipiazza si pone in posizione mediana: «Io non condivido iniziative simili, ma il problema è che si tratta di una reazione. Non abbiamo voluto gestire l’immigrazione mettendo i richiedenti in luoghi appositi, abbiamo voluto fare l’accoglienza diffusa, e questo è il risultato».
La coordinatrice regionale di Forza Italia Sandra Savino afferma: «Si tratta di dimostrazioni muscolari scatenate da questioni riguardanti le singole forze politiche, che hanno lanciato un’inutile rincorsa. I cittadini non hanno compiti simili, per questo esistono le forze preposte». Così invece il forzista triestino Bruno Marini, esponente dell’anima democristiana del partito: «Cose del genere irritano e preoccupano. Come Forza Italia abbiamo condannato il blitz di Polidori, che pur essendo un po’ irrituale non era così grave. Le ronde invece suscitano preoccupazione, un po’ perché pare una rincorsa fra forze di destra, un po’ perché il mantenimento dell’ordine pubblico non è compito dei cittadini».
Aggiunge ancora Marini: «Fedriga e gli altri hanno tanto esaltato i rinforzi che Salvini ha mandato in regione. Mi pare che fra polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale ci sia una presenza di forze dell’ordine sufficiente. Se ci sono problemi in zona stazione, basta mettere una pattuglia sulle 24 ore». —
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